Rischio sismico Catania, Musumeci (Ugl): “Bene le risposte della politica, ma non bastano se le azioni intraprese rimangono vittime della burocrazia”

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“Finalmente dopo l’ennesima nostra denuncia qualcosa si muove, considerato che dalla politica sono arrivate le risposte che in parte stavamo aspettando sull’atavica questione della classificazione massima di rischio sismico per l’area di Catania.

Apprezziamo sicuramente l’attività intrapresa dall’onorevole Gianina Ciancio, con la mozione presentata ed approvata in Assemblea regionale siciliana, così come non possiamo che essere soddisfatti dell’intervento del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che ha fatto immediata chiarezza sull’entità dei fondi destinati alla microzonazione e sulle gare avviate per l’affidamento degli studi.”

Lo afferma il segretario generale territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci, che nei giorni scorsi aveva puntato il dito sul silenzio delle istituzioni su una delle principali azioni preventive, utili a garantire al territorio catanese più risorse e più attenzione nell’ambito della prevenzione dai pericoli derivanti da eventuali terremoti. Proprio il leader sindacale aveva sottolineato come il territorio di Catania, tra l’Etna e le numerose faglie presenti è per antonomasia ad altissimo livello di pericolosità, ed è assurdo come ancora oggi gli studi siano antiquati e totalmente non adeguati alla realtà.

“Apprendiamo però che anche un tema come questo – evidenzia Giovanni Musumeci – sia vittima della solita burocrazia perchè, anche se i soldi ci sono (non molti ma buoni), una simile opera non può rimanere imbrigliata tra le carte di gare, affidamenti, o immersa nell’inerzia che già purtroppo continua a penalizzare lo sviluppo siciliano in molti altri ambiti. Occorre fare bene e presto, trovare soluzioni che prevedano corsie preferenziali e semplificazioni normative, perchè si tratta di una materia prioritaria per consentire nell’imminente futuro una maggiore protezione di vite umane – aggiunge.

Per questo chiediamo alla politica tutta di prestare elevata attenzione sull’argomento, così come noi sindacato faremo anche quando la questione terremoto non sarà fortunatamente più all’ordine del giorno. Prevenire – conclude il segretario della Ugl catanese – non deve essere il pensiero dominante da utilizzare soltanto dopo ogni disastro, ma patrimonio quotidiano, la costante azione di governo e di impegno delle istituzioni e di ognuno di noi.”

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