Terremoto: “Il sisma in Centro Italia dimenticato”

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Ha definito “terremoto dimenticato” il sisma del centro Italia di due anni fa, il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, tornando sull’argomento – come aveva gia’ fatto nell’omelia della notte di Natale – durante il tradizionale pranzo con i poveri offerto oggi, nella struttura ricettiva diocesana “Villa Sacro Cuore” del capoluogo umbro, a 90 ospiti tra quanti sono soli o senza fissa dimora, frequentatori abituali delle parrocchie del centro storico, persone che vivono tutto l’anno nelle opere segno della Caritas diocesana e gli assistiti dei progetti umanitari.

“Dobbiamo tenere conto – ha aggiunto il card. Bassetti, secondo quanto riferisce un comunicato dell’archidiocesi – che quattro regioni sono state coinvolte: L’Umbria, le Marche, il Lazio e l’Abruzzo, e siamo ancora nell’attesa della ricostruzione di case e di attivita’ produttive. Il dramma odierno di questa ricostruzione, che funziona e non funziona, e’ la tanta gente che se ne e’ andata e chissa’ se potra’ tornare”.

“Questa – ha aggiunto – e’ una situazione veramente preoccupante e confidiamo ancora nelle istituzioni affinche’ si superi ogni ostacolo burocratico con programmi precisi per una ricostruzione piu’ veloce ed efficace per contrastare lo spopolamento di alcuni dei borghi piu’ belli d’Italia. Il mio augurio di Natale e che questa macchina burocratica, cosi’ complessa, si possa sbloccare”.

“Abbiamo invitato al ‘Pranzo di Natale’ anche le persone richiedenti protezione internazionale e le famiglie siriane giunte a Perugia grazie ai corridoi umanitari – ha inoltre affermato il card. Bassetti durante l’incontro – perche’ possano ritrovarsi insieme e ci auguriamo anche per loro che al piu’ presto si sblocchi la situazione nell’ottenere quei riconoscimenti di cui hanno bisogno per potersi muovere e per avere, soprattutto, un lavoro. La loro presenza tra noi e’ segno di speranza e di cammino affinche’ si pensi anche a loro come societa’ civile e come Chiesa, perche’ possa essere concretamente attuato il passo del Vangelo di Matteo ‘ero forestiero e mi avere ospitato'”.

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