Il super computer giapponese ‘K’ verra’ spento in agosto, dopo 7 anni di attività, per lasciare spazio ad una versione ancora più avanzata, ma non prima del 2021. Lo ha reso noto l’Istituto di ricerca Riken, con sede a Kobe, spiegando che, quella che era la macchina più potente della terra – capace di raggiungere durante la sua progettazione una velocità di 10 milioni di miliardi di calcoli al secondo, cesserà il suo lavoro questa estate a causa dei suoi costi elevati.
‘K’ era stato avviato nel settembre 2012 dopo una collaborazione di 6 anni tra il Riken e l’azienda Fujitsu, con una spesa di 111 miliardi di yen, l’equivalente di 900 milioni di euro, e svolgeva funzioni di ricerca nel campo farmaceutico, studi delle probabilita’ dei terremoti ed esami dei fenomeni meteorologici. Il Riken ha affermato che il governo giapponese ha valutato l’opportunita’ di mantenere in funzione la macchina fino all’inizio del nuovo progetto, prima di cambiare idea, a causa delle spese troppo elevate. In base alle ultime rilevazioni dei ‘Top 500 elaboratori’, da giugno 2018 il computer piu’ potente si chiama ‘Summit’ e si trova negli Stati Uniti.