“Mandorli già in fiore e gemme di albicocchi e peschi che si stanno già dischiudendo. Se dovessero perdurare le attuali temperature minime troppo alte per la media stagionale e il caldo anomalo il rischio è che vigne, ciliegi e altri alberi da frutto, impossibilitati a vivere appieno la fase di quiescenza, subirebbero un ‘risveglio’ anticipato, con fioriture anomale già a febbraio”. È quanto denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
“A preoccupare – aggiunge – è il possibile prossimo e improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva”.
“Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori – aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccita’ perdurante”.