Un migliaio di giovani in marcia nel centro di Amburgo per lanciare l’allarme sull’emergenza climatica, in presenza dell’attivista 16enne svedese Greta Thunberg. “Il Clima non può attendere”, “Bisogna fare qualcosa”, “Make the Earth great agatin” sono fra gli slogan più ricorrenti sui cartelloni dei manifestanti.
È la prima volta che Greta Thunberg partecipava a questa mobilitazione in Germania. Precedentemente aveva partecipato ai cortei a Parigi, nonché al forum di Davos, ed era anche stata invitata a dicembre a prendere la parola davanti alla 24esima conferenza Onu sul Clima in Polonia. “Continueremo gli scioperi finché faranno qualcosa”, ha detto ai manifestanti la giovane svedese parlando da un podio.
“Siamo adirati perché le vecchie generazioni continuano a non fare niente, mentre si tratta del nostro futuro”, ha aggiunto. “Se non fanno niente, starà a noi prendere delle decisioni e ci assumeremo le nostre responsabilità”, ha avvertito.
La Germania ha intrapreso un’uscita dal nucleare e dal carbone. Diverse città hanno vietato il diesel nonostante le reticenze del governo federale tedesco e dei potenti costruttori di automobili. Da dicembre la mobilitazione degli studenti di scuole, licei e università sta crescendo in Germania, con il tam tam via WhatsApp.
Da qualche centinaio a fine 2018, le mobilitazioni di venerdì a metà gennaio riguardavano spesso più di 15mila alunni, in una cinquantina di città. La mobilitazione si concentra in gran parte intorno all’uscita dal carbone, programmata per il governo per il 2038, ma che i giovani manifestanti si augurano vedere anticipare al 2030.