Ricerca, Roche: “600 mila euro a 12 progetti under 40 in strutture pubbliche”

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Sostenere la ricerca indipendente, finanziando i progetti di giovani scienziati che operano all’interno di strutture pubbliche e Irccs. E’ questo l’obiettivo del bando ‘Roche per la Ricerca’, promosso da Fondazione Roche e giunto alla quarta edizione, che a partire da quest’anno si avvarrà della collaborazione della rivista scientifica ‘Springer Nature’ chiamata a valutare e selezionare i progetti in concorso.

In 3 anni sono stati presentati oltre 1.200 progetti, di cui 498 nell’ultima edizione, ed erogati finanziamenti pari a quasi 3 milioni di euro, “a testimonianza di come il premio sia diventato un appuntamento fortemente atteso dalla comunità scientifica italiana – sottolineano i promotori – che continua a rispondere numerosa alla chiamata”.

Per il 2019 Fondazione Roche conferma l’impegno, con una nuova edizione del bando per un finanziamento complessivo di 600 mila euro a favore di 12 progetti di ricerca. Oggi a Milano, in occasione della terza cerimonia di premiazione del bando, sono stati celebrati i 12 scienziati italiani vincitori dell’edizione 2018, con progetti di ricerca a carattere scientifico orientati a un approccio sempre più personalizzato della terapia medica in oncologia, ematologia oncologica, malattie respiratorie, reumatologia, neuroscienze, coagulopatie ereditarie, relazione medico-paziente.

Ciascun ricercatore si è aggiudicato un finanziamento di 50 mila euro per la realizzazione del proprio progetto. Si tratta di 7 ricercatrici e 5 ricercatori provenienti da oltre 10 istituti, tutti rigorosamente under 40.

Ancora una volta i progetti sono stati valutati e selezionati dalla Fondazione Gimbe (Gruppo italiano medicina basata sulle evidenze), organizzazione esterna e indipendente a garanzia dell’imparzialità, secondo “un rigoroso processo di analisi e valutazione” che ha preso in considerazione la coerenza con le aree e le tematiche del bando, la metodologia, l’innovatività, i potenziali benefici per i pazienti e l’impatto per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.

Ecco i vincitori dell’edizione 2018. Area Reumatologia: Veronica Brusi – Istituto ortopedico Rizzoli; Area Oncologia: Elena Conca – Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori; Area Coagulopatie ereditarie: Stefano Espinoza – Fondazione Istituto italiano di tecnologia; Area Neuroscienze: Angelisa Frasca – Università degli Studi di Milano; Area Oncologia: Marta Gomarasca – Irccs Istituto ortopedico Galeazzi; Area Neuroscienze: Alessia Indrieri – Fondazione Telethon; Area Ematologia oncologica: Federica Lovisa – Fondazione Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza; Area Oncologia: Matteo Marzi – Fondazione Istituto italiano di tecnologia; Area Neuroscienze: Marika Milan – Consiglio nazionale delle ricerche; Area Relazione medico-paziente: Giacomo Monti – Irccs ospedale San Raffaele; Area Neuroscienze: Cristian Ripoli – Università Cattolica del Sacro Cuore; Area Malattie respiratorie: Simone Vodret – International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology.

Confermiamo con orgoglio il nostro impegno a sostegno della ricerca scientifica indipendente che rappresenta una delle eccellenze del nostro Paese – afferma Mariapia Garavaglia, presidente di Fondazione Roche – e siamo ancora più convinti che la promozione di una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato sia in grado di fare la differenza. Un tema, quello della ricerca, che sarà al centro di molte delle attività che la Fondazione Roche porterà avanti nel corso di quest’anno, non solo sotto forma di finanziamenti per la comunità scientifica, ma anche attraverso iniziative di formazione e informazione per far comprendere quanto sia prezioso condurre una buona ricerca: per i giovani, per gli scienziati, per i pazienti e per l’intero sistema Paese”.

“Springer Nature è lieta di collaborare con la Fondazione Roche per questo premio – dichiara Richard Hughes, Vice President, Publishing, Nature Research Partnerships di Springer Nature – Crediamo fortemente nell’importanza di dare la possibilità ai giovani scienziati, specialmente nella fase iniziale della loro carriera, di portare avanti progetti di ricerca biomedica che possano rispondere alle esigenze dei pazienti. Siamo orgogliosi di contribuire al successo di questo progetto garantendo una valutazione solida e indipendente delle prossime candidature”.

Come in passato, i progetti potranno essere promossi esclusivamente da enti pubblici o privati italiani, senza scopo di lucro, e da Irccs. Sarà possibile sottomettere le richieste caricandole direttamente sul sito www.rocheperlaricerca.it a partire dal 29 aprile e fino al 1 luglio di quest’anno. Si conferma ancora una volta l’attenzione verso i giovani, per cui è previsto che il responsabile del progetto di ricerca (Principal Investigator) debba avere un’età inferiore a 40 anni.

Anche quest’anno Fondazione Roche ha deciso di lasciare l’esclusiva titolarità di ogni invenzione o diritto generato nell’ambito del progetto di ricerca agli enti partecipanti, a conferma della volontà di sostenere la ricerca indipendente. Tutte le informazioni sul nuovo bando, le modalità di candidatura e il dettaglio delle aree di interesse saranno disponibili sul sito www.rocheperlaricerca.it a partire dal 29 aprile.

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