Il cargo Mv Solomon Trader si è incagliato circa un mese fa nei pressi di una remota isola nell’arcipelago Salomone (Pacifico meridionale), causando una ingente perdita di petrolio presso una barriera corallina parte del patrimonio mondiale UNESCO: ora, il primo ministro incaricato delle Isole Salomone, Rick Hou, ha chiesto aiuto all’Australia per le operazioni di contenimento e decontaminazione della marea nera che “sta causando danni irreversibili“: “L’impatto sulla vita marina e sulla barriera corallina è già massiccio e in gran parte irreversibile.”
Circa 100 tonnellate di petrolio sarebbero già fuoriuscite, con oltre 550 circa ancora nei serbatoi. La nave portarinfusa di 225 metri stava caricando bauxite, il minerale usato per produrre alluminio, al largo dell’isola Rennell, quando il ciclone Oma lo ha sospinto contro i banchi corallini il 5 febbraio.
In una nota, l’UNESCO si è detta “preoccupata per l’impatto” su un sito del patrimonio mondiale, aggiungendo che “sta lavorando con le autorità nazionali per verificare lo stato della situazione e le migliori misure di mitigazione da adottare“.