Il movimento Extinction Rebellion, che da giorni protesta a Londra, ha interrotto i blocchi per attuare la “Fase 2”: nata nel 2018 nel Regno Unito, la rete militante ha bloccato per una settimana vari luoghi molto frequentati della capitale. Il Waterloo Bridge è stato riaperto normalmente alla circolazione, dopo un intervento della polizia per allontanare i manifestanti.
La protesta “entra in una nuova fase“, ha indicato il movimento in un messaggio pubblicato sul sito Internet. “La fase uno è stata un successo enorme. Il fatto di occupare dei luoghi ha attirato l’attenzione sulla nostra causa“, si spiega.
Domenica il portavoce James Fox aveva indicato che il gruppo sarebbe stato pronto a fare una “pausa“, se il governo avesse accettato di aprire dei negoziati.
Extinction Rebellion ha tre rivendicazioni nel Regno Unito: la proclamazione di uno “stato d’emergenza climatico ed ecologico“, l’elaborazione di un piano d’azione per “ridurre a zero” le emissioni nette di gas serra entro il 2025, la creazione di una “assemblea cittadina” che, con l’aiuto di scienziati, si pronunci sulle questioni climatiche.