Tra 500mila e un milione di specie animali e vegetali potrebbero estinguersi “nei prossimi decenni” a causa delle azioni umane. L’allarme arriva da una bozza di rapporto delle Nazioni unite, in cui viene descritto come l’umanità abbia minato le risorse naturali del pianeta, da cui dipende la sopravvivenza stessa della vita.
La crescente perdita di aria pulita, acque potabili, foreste che assorbano la Co2, insetti che impollinino, per citare alcuni dei danni alla Terra, non costituiscono rischio minore rispetto al cambiamento climatico, afferma l’Onu nel dossier che sarà diffuso il 6 maggio, visionato da AFP. I delegati di 130 Paesi membri della piattaforma di politica scientifica intergovernativa sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici (Ipbes) si riuniranno a Parigi dal 29 aprile al 4 maggio per esaminare il testo, prodotto di tre anni di lavori scientifici.
La piattaforma avverte di “una imminente rapida accelerazione nel tasso globale di specie in estinzione”, velocità che è “già decine di migliaia di volte superiore di quanto sia stata, in media, negli ultimi milioni di anni”.
Aggiunge: “Da mezzo milione a un milione di specie va verso la minaccia dell’estinzione, in molti casi entro decenni”. Molti esperti ritengono che una “estinzione di massa”, la sesta nell’ultimo mezzo miliardo di anni, sia già in corso. La quinta aveva segnato la fine del periodo Cretaceo, circa 66milioni di anni fa.