Circa 140 milioni di euro di fatturato, 3 filiali all’esteroed export in oltre 60 Paesi nel mondo: questi i numeri che fotografano gli 80 anni di storia Saclà, oggi leader nel mercato delle olive, dei sottoli e dei sottaceti. Un successo che nasce dalla terra e dai suoi frutti, la stessa terra che Saclà vuole ringraziare attraverso un progetto concreto, contribuendo alla tutela di 1 milione di metri quadri di Foresta Amazzonica. Un’iniziativa che si identifica con il nome della campagna: “#ThanksPlanet”.
“Il nostro successo arriva dalla Terra – commenta Chiara Ercole, Amministratore Delegato Saclà– per questo motivo facciamo, da sempre, il massimo per rispettarla. Puntiamo ad un continuo miglioramento per essere sempre più sostenibili, un percorso che ci ha portato oggi a ridurre di 400 tonnellate le nostre emissioni di CO2 grazie all’uso di fonti rinnovabili di energia, a tagliare i rifiuti (-60% conferimenti in discarica) e risparmiare sempre più acqua (-12 mila bottiglie nell’ultimo anno) oltre ad eliminare tutto il superfluo dalle confezioni e a prestare attenzione ai trasporti. Ma volevamo fare di più con un progetto concreto per dire il nostro grazie alla Terra giunti ad un traguardo così importante. Riteniamo, come azienda leader del mercato, sia anche nostro dovere tracciare una strada da seguire e stimolare l’attenzione della comunità su un tema così importante come la salvaguardia dell’ambiente.”
Anticipata da un’opera di land art, una scritta di oltre 70 metri nelle campagne di Rivarolo, in provincia di Torino, realizzata dall’artista Francesco Grassi, la campagna #ThanksPlanet punta a coinvolgere e sensibilizzare la comunità sul tema della sostenibilità ambientale. Grazie alla collaborazione con LifeGate – network internazionale dell’innovazione sostenibile che conta su una community di 6 milioni di persone – basta un semplice gesto, come un click, per trasformare la partecipazione degli utenti in un progetto concretoper la tutela e la conservazione dell’ambiente. Al raggiungimento di 5 milioni di azioni totali, tra interazioni con l’hashtag dedicato, post sui social, messaggi sul sito thanksplanet.sacla.it, l’azienda contribuirà alla salvaguardia di 1 milione di metri quadrati per 1 anno delle foreste dell’Amazzonia brasiliana.
#THANKSPLANET: LA CAMPAGNA ONLINE E COME ATTIVARSI
La campagna – ideata e realizzata dall’agenzia creativa Hub09 – è stata anticipata nei giorni scorsi da un’enorme scritta, grande circa 70 metri, apparsa nelle campagne di Rivarolo, in provincia di Torino, che recitava: #ThanksPlanet, ripresa in un video che ha iniziato a circolare sul web. Un primo passo per lanciare il “grazie alla Terra” di Saclà e iniziare a stimolare l’attenzione sul tema. Svelata l’origine della scritta – realizzata per conto di Saclà dal land artist Francesco Grassi – è stata presentata oggi, nel corso di un appuntamento a Milano, la campagna.
Contribuire alla causa è molto semplice e si può partecipare in diversi modi: attraverso la condivisione dei video #ThanksPlanet presenti sul sito thanksplanet.sacla.ito sui social; attraverso l’interazione con i post dedicati alla campagna #ThanksPlanet sui propri profili social (Facebook o Instagram). Ad essere conteggiati saranno sia i like, sia i commenti, sia le condivisioni. Si può scrivere inoltre un messaggio alla Terra attraverso il tool presente sul sito Saclà e condividendolo sui social network.
Ogni “azione” sul web e sui social farà aumentare il contatore presente nella homepage del sito thanksplanet.sacla.it: al raggiungimento di 5 milioni di azioni totali Saclà contribuirà alla salvaguardia di un milione di metri quadrati per un anno nell’Amazzonia brasiliana.Nello specifico, il progetto di LifeGate “Foreste in Piedi”prevede il coinvolgimento della onlus italiana ICEIe della brasiliana AVIVE per la tutela di un’area verde data in concessione d’uso a 27 famiglie della comunità di San Pedro. La popolazione locale sarà coinvolta attivamente nelle attività di vigilanza della foresta, nella mappatura delle risorse forestali e nelle attività di sensibilizzazione volte a prevenire e contrastare la deforestazione, gli incendi dolosi, attività di caccia illegali e altri reati ambientali.
SACLÀ: 80 ANNI DI AMORE E RISPETTO PER LA TERRA E I SUOI FRUTTI
Nata ad Asti nel 1939 dall’intuizione di Secondo Ercole detto “Pinin” e di sua moglie Piera Campanella, che ebbero l’idea di trasformare le verdure in più, che il territorio astigiano produceva, in un prodotto conservato da consumare in ogni momento dell’anno.Negli anni è rimasta immutata la passione che Saclà mette nel suo lavoro quotidiano, fatto di impegno e autenticità. Un’azienda guidata oggi operativamente dal Presidente, AD e Cavaliere del Lavoro Lorenzo Ercole e dalla figlia AD Chiara Ercole: uno “spirito italiano” che significa difendere sempre la bontà del cibo per portare sulle tavole il miglior prodotto possibile, in termini gustativi, organolettici e nutrizionali. Da oltre 30 anni, per le materie prime più importanti, Saclà collabora esclusivamente con agricoltori e produttori che garantiscono di seguire il ritmo delle stagionie preferisce l’approccio biologico all’agricoltura. Ogni prodotto arriva dalle aree vocate, quelle zone più idonee per una determinata tipologia di coltivazione. È così che il basilico del celebre pesto viene coltivato in Piemonte, raccolto tra giugno e settembre e lavorato entro 24 ore, mentre le cipolline arrivano dalle pianure del Veneto e dalle zone di confine dell’Emilia-Romagna.
L’IMPEGNO IN SOSTENIBILITÀ ATTRAVERSO USO DI RINNOVABILI, RICICLO, CONFEZIONI GREEN, RISPARMIO D’ACQUA E ATTENZIONE AI TRASPORTI
L’attenzione all’ambiente contraddistingue, da sempre, la filosofia dell’azienda, che oggi persegue cinque obiettivi precisi, contenuti nell’Environmental Managing System (EMS): ridurre la quantità di carbonio, la quantità di rifiuti, l’impatto ambientale delle confezioni, le emissioni legate al trasporto e il consumo d’acqua.
Per ridurre la quantità di diossido di carboniol’azienda utilizza fonti rinnovabili di energia – come i pannelli solari che consentono un risparmio di circa 400 tonnellate di CO2 all’anno– limita il consumo di energia grazie ai sistemi di recupero termico e alla riduzione della dispersione del calore e promuove una maggiore attenzione in azienda contro gli sprechi di energia (spegnere le luci, condizionatori, etc.).Per ridurre l’impatto ambientale delle sue attività, Saclà favorisce il ricicloe ottimizza i processi di produzione per evitare inutili scarti: separando i rifiuti in 36 diverse categorie, si riesce a limitare di oltre il 60% il conferimento in discarica. Un intervento decisivo è stato fatto anche sul packaging: Saclà ha eliminato tutto il superfluo dalle confezionie ridotto lo spessore e le dimensioni di etichette e vassoi, così da consumare meno carta possibile. Per il confezionamento vengono utilizzati solo materiali completamente riciclabili.
La politica di Saclà predilige inoltre fornitori italianicosì da far fare meno chilometri alle materie prime, si utilizza la ferrovia o il trasporto marittimo per trasportare i prodotti, si limitano le trasferte in aereo del personale preferendo videoconferenze, si scelgono partner logistici affiniche utilizzino veicoli a bassa emissione per trasportare solo carichi pieni. Altro punto cardine è il minor spreco possibile di acqua: in questa direzione Saclà ha migliorato il lavaggio dei vegetali e i sistemi di pulizia delle diverse linee, così da garantire in un solo anno un risparmio equivalente a 12.000 bottiglie d’acqua.