«Avere un’idea di città su cui basare idee e progetti, operare scelte coerenti, anteporre un orizzonte di medio-lungo periodo alla ricerca di consenso popolare immediato. È quanto sta facendo a Milano l’amministrazione Sala in tema di mobilità, proponendosi come un modello virtuoso a cui molte realtà del nostro Paese dovrebbero guardare con interesse. Non tanto per le specificità operative, che possono non essere riproducibili in contesti urbanistici differenti, quanto per la capacità di tradurre in atti di governo del territorio la propria visione di città, senza repentine marce indietro alle prime voci contrarie: se penso che sia meglio implementare il trasporto pubblico a scapito di quello privato, agisco di conseguenza, tengo il punto e mi assumo la responsabilità delle mie scelte davanti ai cittadini».
Lo dichiara l’ing. Sandro Simoncini, urbanista e direttore scientifico del Centro Studi Sogeea.
«Il dinamismo che da sempre viene riconosciuto a Milano è tanto più evidente in questa fase storica, soprattutto se contrapposto all’incertezza decisionale e alla timidezza operativa che si riscontrano in altre realtà, basti pensare a Roma. Ma queste sono diretta conseguenza proprio dell’assenza di un’idea complessiva della propria città, dell’incapacità di lanciarsi in un progetto di ampio respiro, del perseverare nel malcostume di limitarsi a interventi emergenziali e non strutturali.
A Milano, che già vanta un’estensione della rete di metropolitane quasi doppia rispetto alla Capitale, si continua a lavorare su quel fronte e contemporaneamente si realizza l’Area B, dando un messaggio chiaro e univoco: se l’uso del tuo mezzo è insostenibile per la città, non ti permetto di circolare e ti dirotto sul trasporto collettivo. Contestualmente – continua Simoncini – il biglietto a tempo del mezzo pubblico viene leggermente aumentato, proprio per finanziare lo sviluppo della rete trasportistica, ma si offrono al cittadino la timbratura multipla per la metro e, grazie all’integrazione con i tanti Comuni che gravitano intorno al capoluogo, un’area più estesa in cui poter viaggiare allo stesso prezzo. Insomma, si mette a sistema un’idea di città».