Spazio, onde gravitazionali: catturati 4 nuovi possibili segnali

Quattro nuovi 'cinguettii' dall'universo, probabilmente generati da onde gravitazionali, sono stati intercettati ad aprile dopo la riaccensione dei rivelatori Ligo e Virgo negli Stati Uniti e in Italia
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Quattro nuovi ‘cinguettii’ dall’universo, probabilmente generati da onde gravitazionali, sono stati intercettati ad aprile dopo la riaccensione dei rivelatori Ligo e Virgo negli Stati Uniti e in Italia: i primi tre segnali sembrerebbero riconducibili alla fusione di buchi neri, mentre l’ultimo segnale, catturato il 25 aprile, sta suscitando grande fermento tra gli astronomi perche’ sembrerebbe provocato dalla collisione di due stelle di neutroni. Se confermato, questo evento potrebbe rivelarsi una miniera di informazioni come quello che nel 2017 ha permesso l’osservazione della controparte visibile di una sorgente di onde gravitazionali aprendo le porte alla nuova astronomia multimessaggera.

La notizia, anticipata su Twitter della collaborazione Ligo della National Science Foundation, e’ confermata anche dal fisico Giovanni Prodi, professore all’Universita’ di Trento e associato all’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), nonche’ coordinatore dell’analisi dati dell’osservatorio europeo Virgo a Cascina. “I segnali che abbiamo captato sembrano molto convincenti, ma e’ troppo presto per fare annunci, perche’ sono ancora in corso le verifiche che richiederanno qualche mese”.

L’ultimo segnale intercettato il 25 aprile “sarà quello più difficile da ricostruire – spiega Prodi – perché il fenomeno è stato osservato solo da due rivelatori, mentre il terzo non era in funzione: al momento abbiamo dato agli astronomi informazioni piuttosto vaghe sulla posizione nel cielo e sulla distanza a cui sarebbe avvenuto l’evento, ma contiamo di affinare i dati nei prossimi giorni”.

Per ora sembra che la sorgente del segnale sia piu’ debole e lontana di quella individuata nel 2017, e per questo trovarla sara’ una sfida ancora piu’ ardua: “la volta scorsa gli astronomi dovettero vagliare una cinquantina di galassie che potevano ospitare l’evento, mentre stavolta saranno migliaia”. Probabilmente martedi’ ci sara’ gia’ una prima comunicazione ufficiale, “perché si chiude il primo mese di raccolta dati ed e’ tempo di fare bilanci”.

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