Sono iniziati oggi, lunedì 13 maggio, i lavori a Palazzo Corsini, sede dell’Accademia dei Lincei, dove per tutta la settimana i rappresentanti dell’astronomia nazionale e internazionale si incontreranno in occasione dei cento anni dell’Unione astronomica internazionale (Iau) e del convegno annuale della Società astronomica italiana (Sait).
Il 2019 si prospetta come un anno importante per l’astronomia, con il centenario della nascita dell’International Astronomical Union e i venti anni dalla fondazione dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). Inoltre, nei primissimi giorni del 1920 (e solo per un caso non fu alla fine del 1919) sempre presso l’Accademia dei Lincei, si tenne il Congresso che sancì la nascita della Società astronomica italiana (Sait).
Una “configurazione astrale” davvero particolare, che ha così ispirato la Sait e l’Inaf a celebrare tutti questi importanti traguardi dell’astronomia in Italia e quindi organizzare il LXIII congresso della Società astronomica italiana a Roma con l’intenzione di legare le celebrazioni all’attualità della ricerca, rivolgendo lo sguardo al futuro dell’astronomia italiana nel contesto internazionale.
Ma anche la Iau ha voluto tornare in Accademia per organizzare la riunione del suo Executive Committee, nei luoghi in cui si tenne la sua prima Assemblea generale, dal 2 al 10 maggio del 1922. «È una grande emozione essere qui, dove si è tenuta la prima assemblea della Iau, e poter celebrare un secolo di astronomia e quello che ha portato alla società», dice Ewine van Dishoeck, presidente della Iau. «Sono felice di vedere come l’Italia sia molto attiva in tutti gli ambiti di interesse della Iau: non solo scienza di alto livello, ma anche attività di didattica e divulgazione dell’astronomia e lo sviluppo di nuove tecnologie. Sono questi tutti aspetti molto importanti per il progresso dell’astronomia».
«Il 2019 è un anno veramente importante per l’astronomia», gli fa eco Nichi D’Amico, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, intervenuto all’apertura dei lavori dell’Executive Committee di Iau. «Cento anni di Iau, 99 di Sait, 50 anni dallo sbarco sulla Luna e 20 anni di Inaf, un ente che oggi si posiziona con un ruolo autorevole nel contesto internazionale. È straordinario che tutto questo avvenga in un’epoca di scoperte grandiose: dagli esopianeti all’acqua su Marte, dalle onde gravitazionali alla prima osservazione dell’orizzonte degli eventi di un buco nero. L’astronomia moderna si configura ormai strategica per il futuro dell’umanità: le ciclopiche infrastrutture da terra e le ambiziose missioni spaziali, iniziative in cui l’Inaf è coinvolto, produrranno nella prossima decade scoperte ancora più intriganti e decisive per la nostra visione dell’universo».
«Da parecchi anni il convegno nazionale Sait è un appuntamento importante che riunisce i professionisti impegnati in ricerca attiva e la comunità italiana che si interessa a vario titolo all’astronomia», conclude Ginevra Trinchieri (dell’Inaf di Milano), presidente Sait e rappresentante italiana per Iau. «Quest’anno in particolare la Sait si è fatta promotrice per festeggiare una importante tappa dell’Istituto nazionale di astrofisica, che quest’anno celebra i suoi primi 20 anni. La presenza dell’Executive Committee di Iau a Roma è particolarmente significativa e sottolinea il ruolo che l’Italia ha sempre avuto e ha ancora oggi in astronomia. Cento anni fa le stesse persone che stavano gettando le basi in Italia per trasformare la Società degli spettroscopisti in Società astronomica erano in prima linea nell’organizzazione della prima General Assembly della Iau, proprio a Roma ai Lincei dove oggi si celebra questa giornata. Ancora oggi, cento anni dopo, essere di nuovo tutti insieme ai Lincei dimostra che il legame tra l’astronomia italiana, rappresentata da Inaf e Sait, e l’astronomia internazionale, rappresentata da Iau, è forte ed è attiva la collaborazione che proietta l’astronomia globale verso il futuro».