Partecipazione a progetti di ricerca nazionali e comunitari (attualmente sono in corso 4 progetti finanziati dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020), che riguardano lo studio e l’analisi della distribuzione degli inquinanti nei comparti marini e salmastri, gli effetti sul complesso degli organismi vegetali e animali (biota), dal livello molecolare all’intera comunità biologica, il monitoraggio ambientale dei porti ed i possibili trattamenti dei sedimenti marini per il loro riutilizzo benefico.
Tre i laboratori: ecotossicologia e biologia del plancton; contaminazione ambienti acquatici e bioaccumulo; trattamento sperimentale dei sedimenti scala laboratorio e scala pilota. Queste le attività che vengono svolte nella sede dell’Ispra di Livorno, presso il complesso di “Dogana d’Acqua”, che ha visto la presentazione di tutte le attività tecnico-scientifiche, introdotte dai vertici dell’Ispra, dal Comune di Livorno e dalla Capitaneria. Attraverso la voce di qualificati rappresentanti del mondo della ricerca di diverse Università italiane e del Cnr, del Snpa con Arpa Toscana e Arpa Liguria e del mondo del privato, sono state illustrate le attività della nuova sede, con visite ai laboratori.
La sede Ispra di Livorno – inserita nel quadro “Polo della logistica e delle Alte Tecnologie” promosso dal Comune di Livorno, con la Scuola Superiore Sant’Anna e altri centri di ricerca nazionali e locali – svolge attività di ricerca applicata al mare, sperimentazione e supporto tecnico-scientifico in collaborazione con le altre strutture di Ispra, del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale e con gli Enti Scientifici, per la valutazione del rischio ecologico derivante dalla presenza di inquinanti, sia tradizionali che emergenti, in aree marino-costiere.
Le attività si attuano attraverso progetti di ricerca comunitari e nazionali e specifiche convenzioni con le Autorità di Sistema Portuale (ad esempio le collaborazioni con i Porti di Livorno, Piombino e Olbia); un particolare campo di applicazione è la gestione dei sedimenti marini soggetti a movimentazione, nonché la sostenibilità del riutilizzo benefico della risorsa sedimento attraverso soluzioni pilota di trattamento che ne riducano la pericolosità ambientale, in un’ottica di economia circolare.
Nei laboratori della sede vengono sviluppate procedure di indagine, metodologie innovative e criteri di valutazione per il monitoraggio ambientale, basati su approcci multidisciplinari, vengono predisposti specifici protocolli metodologici per saggi ecotossicologici (con cellule algali, forme larvali di crostacei dello zooplancton e gameti dei ricci di mare) e messi a disposizione organismi marini modello e materiali biologici per altri laboratori a livello nazionale anche in collaborazione con il Centro Nazionale dei Laboratori di ISPRA di Roma, concorrendo allo sviluppo della rete nazionale dei laboratori del SNPA. Inoltre, la sede Ispra di Livorno assicura anche un supporto tecnico-scientifico al Ministero dell’Ambiente per l’applicazione e l’implementazione della normativa vigente in materia di movimentazione dei sedimenti (dragaggio dei porti), immersione in mare e riutilizzo di materiali di escavo, anche nell’ambito delle Convenzioni internazionali di settore, tra cui la Convenzione di Londra.