Al via una sinergia tra l’azienda dei surgelati Findus e l’Università degli Studi della Tuscia per stilare un protocollo di linee guida finalizzate a conservare e migliorare la biodiversità. Lo studio – spiega una nota – interessa le aziende agricole che coltivano le verdure dell’azienda dei surgelati, circa 700 su tutto il territorio nazionale. La ricerca durera’ 5 mesi e ha l’obiettivo di valutare e monitorare la biodiversita’ di tre aree dove e’ maggiore il numero di aziende agricole che lavorano con Findus per poi espandersi progressivamente a tutte le imprese con cui collabora Findus. Si parte da sette aziende agricole “tipo”: tre situate nell’Agro Pontino, dove vengono coltivati gli spinaci e piu’ della meta’ degli ingredienti del Minestrone Tradizione, due nel Fucino (in provincia dell’Aquila) da dove arriva la Patata del Fucino Igp e le carote, e due nell’area della Capitanata, in particolare nel foggiano, dove vengono coltivati pomodori, sedano, spinaci e zucca.
“Questo progetto– commenta il direttore marketing Findus Renato Roca- è un ulteriore tassello di un percorso intrapreso da tempo”. “Ci impegniamo- aggiunge- per assicurare prodotti approvvigionati e preparati in modo responsabile, con un sempre minore impatto sull’ambiente. Per questo entro i prossimi 6 anni tutti i nostri prodotti ittici e i nostri vegetali saranno approvvigionati in modo responsabile e stiamo mettendo in atto una serie di operazioni che ci porteranno a ridurre le emissioni di CO2″.