Covivio, porte aperte alle figlie e ai figli dei dipendenti per “Bimbi in ufficio”: un pomeriggio all’insegna della condivisione e della sostenibilità

Venerdì 24 maggio gli uffici di Covivio, quarta maggiore società immobiliare quotata in Europa, a Milano e Roma accoglieranno le figlie e i figli dei dipendenti in occasione di “Bimbi in ufficio - La Festa della mamma e del papà che lavorano”
MeteoWeb

Venerdì 24 maggio gli uffici di Covivio, quarta maggiore società immobiliare quotata in Europa, a Milano e Roma accoglieranno le figlie e i figli dei dipendenti in occasione di “Bimbi in ufficio – La Festa della mamma e del papà che lavorano”.

L’iniziativa, promossa su scala nazionale e patrocinata dal dipartimento per le politiche della famiglia, rappresenterà in Covivio un importante momento di condivisione e conoscenza. I piccoli ospiti saranno infatti coinvolti in dei laboratori ludico-creativi dedicati al tema della sostenibilità ambientale, uno dei pilastri su cui Covivio fonda il proprio modello di business.

In dettaglio, insieme a Koinè Cooperativa Sociale Onlus, associazione che da oltre 25 anni opera nell’area dei servizi alla persona, con particolare attenzione a tematiche educative quali la sostenibilità sociale, ambientale ed economica, sono state disegnate attività ludiche che aiutino i più piccoli a riflettere sull’importanza dei piccoli gesti quotidiani, per aiutarli a sviluppare un pensiero critico e fare scelte consapevoli.

Bimbi in ufficio è l’occasione perfetta per dedicarci del tempo insieme in Covivio, coinvolgendo anche le nostre famiglie. Siamo inoltre molto felici di inaugurare questo appuntamento all’insegna della sostenibilità”, ha commentato Giovanna Ruda, Chief Corporate Officer di Covivio. “La sostenibilità ambientale è una tematica che contribuisce in modo profondo a definire la nostra attività e la nostra visione del mondo, per questo motivo l’abbiamo scelta come filo conduttore di tutte le attività della giornata, sperando di riuscire a regalare anche ai più piccoli strumenti e spunti di riflessione”.

Condividi