Farmaci, Farmindustria: “In Italia i prezzi sono molto equi”

"Ogni Paese ha il suo sistema di negoziazione, quello di un farmaco non è un prezzo libero: in Italia si negozia con l'Agenzia italiana del farmaco in base a criteri non stabiliti a priori, ma discussi con le commissioni tecniche. E penso che per quanto riguarda il nostro Paese, i prezzi siano molto equi"
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“Ogni Paese ha il suo sistema di negoziazione, quello di un farmaco non è un prezzo libero: in Italia si negozia con l’Agenzia italiana del farmaco in base a criteri non stabiliti a priori, ma discussi con le commissioni tecniche. E penso che per quanto riguarda il nostro Paese, i prezzi siano molto equi”. A intervenire è il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, nel giorno in cui l’Assemblea mondiale della sanità ha adottato la risoluzione sulla trasparenza sul prezzo dei farmaci proposta dal governo italiano.

“Il prezzo di un farmaco – ricorda all’Adnkronos Salute – viene differenziato Paese per Paese, fortunatamente. Credo sia giusto perché in genere, con senso di responsabilità ed equità, essi sono ottenuti in base al potere di acquisto di uno Stato. Quando si discuteva sul costo delle terapie anti-epatite C alcuni affermavano che in India costassero molto meno, ma se avessero considerato lo stipendio medio di un indiano, si sarebbe visto che costavano molto di più in India, rispetto all’Italia. In più, nella determinazione del prezzo di un farmaco si tiene conto dei costi sostenuti in fase di ricerca. Noi riusciamo a fare ricerca a determinati costi – puntualizza – se c’è chi riesce a sostenerla a costi inferiori, si faccia avanti”.

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