L’Europa dello spazio apre i suoi archivi storici online

Basta un clic per fare un tuffo nel passato e rivivere l'alba dell'avventura europea nello spazio, conoscendo il lavoro dei suoi primi pionieri come il fisico italiano Edoardo Amald
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Basta un clic per fare un tuffo nel passato e rivivere l’alba dell’avventura europea nello spazio, conoscendo il lavoro dei suoi primi pionieri come il fisico italiano Edoardo Amaldi: l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha infatti iniziato ad aprire i suoi archivi storici online, rendendo accessibili a tutti i documenti originali che hanno segnato i 15 anni di storia che hanno portato alla sua nascita nel 1975.

Lo ha annunciato il direttore generale dell’Esa Jan Worner in occasione della conferenza annuale ‘The State of the Union’ a Villa Salviati, dove da 30 anni sono fisicamente conservati oltre 50.000 documenti originali dell’agenzia spaziale all’interno degli Archivi Storici dell’Ue ospitati dall’Istituto Universitario Europeo (Iue). Per celebrare questo anniversario, il direttore generale dell’Esa ha anche sottoscritto una lettera di intenti con il presidente dell’Iue Renaud Dehousse per continuare la collaborazione tra i due enti.

“Guardando negli archivi storici e’ interessante vedere come tra le cose discusse 40 o 50 anni fa ritroviamo uno spirito”, quello dei padri fondatori dell’Europa dello spazio, “che e’ utile ancora oggi”, commenta Worner. Cinque le collezioni di documenti un tempo riservati ai ricercatori e ora digitalizzati per essere accessibili a tutti: riguardano la Commissione preparatoria europea per la ricerca spaziale (Copers), l’Organizzazione europea per la ricerca spaziale (Esro), l’Organizzazione europea per lo sviluppo di vettori (Eldo), la Conferenza europea sullo spazio (Esc) e la Conferenza europea sulle comunicazioni satellitari (Cets). Sfogliando questi documenti e’ possibile ricostruire il primo decennio dell’Europa dello spazio a partire dal 1960, con la conferenza di Meyrin in Svizzera che preparo’ il terreno, fino ad arrivare al 1975, con la convenzione istitutiva dell’Agenzia spaziale europea.

Tra i documenti storici in archivio “c’e’ anche una lettera in cui Edoardo Amaldi faceva appello per un’unione scientifica europea”, ricorda Piero Benvenuti, commissario dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). “L’Unione europea e’ nata anche grazie alle idee illuminate di scienziati come lui che partivano da una concezione democratica della conoscenza. Oggi dobbiamo continuare a difendere questo spirito, respingendo i tentativi di chi prova a usare gli strumenti offerti dallo spazio, come l’interconnettivita nelle comunicazioni, per manipolare l’opinione pubblica globale”. Il rapporto tra spazio e democrazia e’ sempre piu’ delicato, soprattutto alla vigilia delle elezioni europee su cui incombe l’ondata dei sovranismi. “Lo spazio e’ diventato ormai essenziale per la vita quotidiana di tutti, basti pensare all’importanza delle comunicazioni satellitari – sottolinea Benvenuti – per questo credo che nessun cambiamento politico potra’ negare o minacciare questo successo”. Resta ottimista anche Worner, che afferma: “sono il direttore generale dell’Esa e non parlo di politica, ma come privato cittadino spero che queste elezioni daranno prova dello spirito europeo e che continueremo ad avere un’Europa forte”.

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