Campi allagati, qualche danno alle colture in fase di raccolta e apprensione per la colonnina di mercurio. L’ondata di Maltempoche ieri ha portato pioggia torrenziale e grandine ha colpito soprattutto la zona sud di Ancona, Osimo, Offagna, Filottrano e Polverigi. La grandine mista ad acqua non ha portato la devastazione temuta sulle colture. Grano, girasole e mais non sono in fase avanzata, idem la colza. Qualche danno si e’ registrato con ortaggi e frutta. E’ l’esempio dei piselli, giunti a meta’ raccolta, e degli ortaggi a foglia larga come la lattuga. Si sono registrati allagamenti nei campi tra Filottrano e a Passatempo di Osimo.
Un report piu’ preciso dei danni sara’ possibile solo nei prossimi giorni, mentre ora si teme il rischio di gelate, che potrebbero compromettere l’attivita’ vegetativa delle piante. Clima pazzo con il quale ormai occorre fare i conti: il fenomeno di ieri e’ arrivato dopo un lungo periodo siccitoso. In provincia di Ancona dall’inizio dell’anno e’ piovuto il 51,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.
“L’agricoltura e’ il settore che piu’ di ogni altro vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma e’ anche l’attivita’ economica piu’ impegnata nel contrastarli – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche -. Occorre muoversi su due fronti: nel lungo periodo riportando l’ambiente al centro delle politiche dei governi ma anche sensibilizzando l’opinione pubblica che puo’ incidere ogni giorno in favore del clima. Anche la spesa alimentare e’ uno strumento efficace per diminuire l’incidenza ambientale delle nostre scelte quotidiane. Scegliendo cibo di qualita’, prodotto attraverso pratiche etiche che preservano l’ambiente, anziche’ sfruttarlo fino all’impoverimento, ognuno di noi puo’ fare la sua parte. Poi pero’ occorre pensare a fronteggiare l’immediato. Le aziende agricole possono tutelarsi attraverso coperture assicurative, uno strumento efficace ma ancora poco diffuso”. Nelle Marche solo un’azienda su quattro e’ assicurata, anche se buona parte del costo della polizza e’ rimborsata dai fondi europei (l’Ue ha recentemente ampliato la percentuale del rimborso, portandola dal 65% al 70%), anche se Agea e’ ferma al 2017 con l’erogazione del contributo. Vino e ortofrutta i settori che piu’ si sono dotati di questo strumento.