Parte da Stintino la lotta all’inquinamento da plastica

Ieri sera al Mut un convegno organizzato dall'amministrazione comunale per sensibilizzare al problema e condividere strategie e azioni per contrastarlo
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«Siete voi adulti che dovete e potete ancora cambiare le cose e salvare il mondo dalla plastica. Io sono un bambino e ho il diritto di avere un futuro libero dall’inquinamento, e così come me altri milioni di bambini nel mondo. Dobbiamo sentirci in dovere di tutelare l’ambiente e fare qualcosa di concreto. Raccogliamo la plastica, aiutatemi a condividere questo pensiero». Si condensa nel breve discorso del piccolo Diego, 9 anni di Stintino, il succo del convegno “Inquinamento da plastica: l’importanza di combatterlo e le strategie per farlo”, organizzato dall’amministrazione comunale stintinese e che si è svolto ieri sera al Museo della tonnara, con la partecipazione dell’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis.

Il piccolo Diego si è presentato al tavolo dei relatori con un secchio colmo di plastica raccolta in 3 metri quadrati di spiaggia. «Voglio lanciare un messaggio importante – ha ribadito – perché tutti dobbiamo sentirci in dovere di tutelare l’ambiente e fare qualcosa di concreto». E la testimonianza del piccolo alunno delle scuole elementari di Stintino ha confermato quanto «una politica di educazione debba partire dai più piccoli,  perché  – ha detto il sindaco di Stintino Antonio Diana – sono quelli che vedono il mondo in maniera diversa. Ed è per questo che l’ultima iniziativa, #Stintinoisplasticfree, di pulizia delle spiagge l’abbiamo organizzata proprio con il coinvolgimento e contributo delle scuole».

Il primo cittadino ha ricordato quindi i progetti adottati dal Comune per ridurre l’uso della plastica, a partire dalla fontanelle per l’acqua con la distribuzione di bottiglie di vetro, gli appuntamenti con Spiagge pulite avviate già dal 2016, i progetti sulla Pelosa e il divieto di fumo in spiaggia. Con quest’ultima iniziativa il Comune, a fine stagione turistica 2018, ha raccolto oltre 400mila cicche di sigarette.

«Si deve ragionare per aree – ha chiuso il sindaco Antonio Diana – e per questo ho chiesto la partecipazione del sindaco di Porto Torres. Perché  questo sistema ambientale, con un parco nazionale vicino, un’area marina protetta in ampliamento, le aree Sic e Zps, ci chiede di fare rete».

Un concetto quest’ultimo ribadito dal primo cittadino di Porto Torres Sean Wheeler che ha anche posto l’accento sul coinvolgimento delle nuove generazioni, rimarcato poi dal direttore dell’Area marina protetta dell’Asinara, Vittorio Gazale,che ha illustrato le azioni adottate dal Parco nella lotta alla plastica. Ancor di più è stato Danilo Pisu, coordinatore del progetto Post Life del Comune di Stintino, a sottolineare la strategicità del coinvolgimento delle scuole e il successo del progetto La plastica e il consumo responsabile“, realizzato proprio con gli alunni delle scuole di via Lepanto, e al quale ha partecipato anche il piccolo Diego.

«Se oggi abbiamo assunto la consapevolezza della criticità che stiamo ereditando – ha detto l’assessore regionale Gianni Lampis – dobbiamo essere in prima fila per dimostrare che il mondo non cambia con le opinioni ma con i fatti. Quella che abbiamo davanti è una sfida culturale. L’uomo deve essere il principale attore nell’affrontare queste sfide. Partiamo allora da qui e dal ruolo della scuola».

Il convengo ha messo in evidenza quindi la necessità di fare sistema, di lavorare in maniera coordinata, condivisa e attraverso protocolli tra enti pubblici e operatori locali. «È fondamentale che si prenda coscienza del peso del problema dell’inquinamento da plastica – è stato detto – che è diventato importante e che mette a rischio il pianeta. I vari portatori di interesse, allora, devono agire, anche nel loro piccolo perché messo assieme questo può diventare molto».

Al convegno, coordinato dalla docente dell’Università di Sassari Donatella Carboni, sono intervenuti anche Simonetta Fanni direttrice del Servizio Controlli, monitoraggi e valutazione ambientale dell’Arpa Sardegna, Claudia Salvestrinidirettore del Consorzio nazionale Polieco, Andrea de Lucia ricercatore del Cnr di Oristano, Matteo Sanna e Giovanni Conti del gruppo Relicta e Giulio Magni di One Ocean Foundation.

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