Sono 98 gli edifici, tra questi anche intere palazzine che ospitavano diverse famiglie e negozi prima delle scosse dell’ottobre 2016, tornati agibili a San Severino Marche. Il sindaco Rosa Piermattei in queste ore ha revocato l’ordinanza di sgombero di uno stabile di tre appartamenti in viale Europa.
I lavori di miglioramento sismico, per un importo di 210 mila euro, consentiranno il ritorno a casa dei tre nuclei. Restano fuori ancora piu’ di 800 famiglie che mensilmente percepiscono il Cas, il Contributo di autonoma sistemazione, altre 103 che vivono nelle Sae, le Soluzioni abitative emergenziali allestite e consegnate a dicembre 2017 nel villaggio terremotati “Campagnano” nel rione San Michele, e 26 famiglie che vivono negli alberghi, sono una ottantina di persone. Poi ci sono 6 nuclei cui e’ stato assegnato un appartamento acquistato dall’Erap. “Siamo ancora lontani dalla ricostruzione vera – commenta -, ma ogni giorno ci battiamo perche’ il ritorno alla normalita’ sia veloce”.
“Complessivamente a San Severino Marche i tecnici comunali hanno censito 1.113 edifici inagibili, siamo stati il primo comune a farlo in tutta l’area del cratere. Per 616 edifici e’ arrivato un esito E della scheda Aedes, e sono stati dichiarati totalmente inagibili, altri 500 circa sono stati classificati come B e C, quindi parzialmente inagibili. Mi incoraggia il fatto – aggiunge il sindaco – che sono state gia’ presentate 304 pratiche, siamo in cima alla lista di tutti i Comuni, e che oltre il 20% di queste siano riferite alla ricostruzione pesante. Piu’ della meta’, tra pratiche riferite a interventi lievi e gravi, sono state anche finanziate”.
A San Severino Marche sono state anche delocalizzate tutte le attivita’ produttive che ne avevano fatto richiesta, eseguite ben 52 demolizioni di edifici di cui 41 da parte del Comune che ha effettuato anche 24 messe in sicurezza. In tutto il territorio comunale e’ stata completamente conclusa anche la rimozione di tutte le macerie a terra.