È già iniziata l’ondata di caldo in Europa che raggiungerà il picco domani, portando temperature di oltre +40°C in Francia, Spagna e Nord Italia. Queste condizioni estreme sono determinate dalla risalita di aria calda dall’Africa e per il periodo in cui ci troviamo, ossia l’inizio dell’estate, è molto pericolosa. Anche l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha sottolineato il legame tra ondate di caldo di inizio estate e tasso di mortalità più alto in Europa. Tanto più che gli alti livelli di umidità faranno percepire valori ancora più elevati. In un momento come questo, i consigli per combattere il caldo e trovare refrigerio sono più che mai ricercati. Ma quali superano l’esame scientifico e quali invece scadono nel mito? Eccone alcuni e la verità dietro di essi.
1. Bere bevande fredde o calde?
Bere molti liquidi è la cosa migliore da fare durante un’ondata di caldo: è essenziale restare idratati per proteggere i reni. Ma esiste una discussione sul fatto se queste bevande debbano essere fredde o calde. La teoria a sostegno delle bevande calde si basa sul riscaldamento momentaneo dell’interno del corpo, che fa sudare di più. Il corpo umano può produrre fino a 2 litri di sudore all’ora, che rappresenta un modo efficace per ridurre la temperatura corporea interna. Ma se questi liquidi non sono sostituiti, si rischia immediatamente la disidratazione ed ecco perché alcuni consigliano di evitare le bevande calde. Alcuni sostengono anche di non bere troppo tè o caffè perché contengono la caffeina, che causa disidratazione.
Ci sono stati studi che hanno dimostrato che le bevande fredde sono più efficaci di quelle calde per dare un effetto rinfrescante, ma esiste un possibile problema con questi risultati: il metodo per misurare la temperatura. Quando le misurazioni sono state eseguite in diverse parti del corpo, è risultato che le bevande calde avevano un effetto migliore.
Quindi, per concludere, le bevande calde hanno un maggior effetto rinfrescante, poiché fanno sudare, ma c’è ancora un’altra situazione in cui non sono efficaci: se c’è un’umidità eccessiva o si indossano vestiti che non permettono l’evaporazione del sudore. In questo caso, meglio una bevanda fredda.
2. Utilizzare un ventilatore
L’aria di un ventilatore sembra dare sollievo. In realtà, i ventilatori non raffreddano l’aria, ma la spostano soltanto con l’obiettivo di creare un’arietta che aumenti l’efficienza dei normali metodi del corpo attraverso la convezione del caldo dalla pelle e l’evaporazione del sudore. I ventilatori sono ampiamente usati, ma le prove della loro efficacia sono contrastanti.
In generale, si ritiene che i ventilatori possano funzionare con temperature fino a 35°C. Oltre questa soglia (da alcuni studi indicata anche a 37°C), soffiare aria calda sul corpo aumenterebbe il caldo, peggiorando la situazione e portando a colpi di calore. Quindi se fa eccezionalmente caldo, i ventilatori potrebbero anche causare disidratazione. Inoltre se c’è molta umidità, anche se l’aria viene spostata, è sempre carica di umidità, che ostacola l’evaporazione del sudore.
3. Solo gli anziani devono preoccuparsi degli effetti del caldo sulla salute
È vero che i ricoveri in ospedale aumentano durante le ondate di caldo e che molti di questi pazienti sono anziani. La temperatura a cui il corpo lavora meglio è compresa nella fascia tra 36 e 37,5°C. I termorecettori sulla pelle, i tessuti profondi e gli organi possono rilevare immediatamente un aumento anche solo di 1°C. Se la temperatura dell’ambiente è più alta della nostra, cominceremo a sudare per abbassarla. Diffondiamo calore anche inviando più sangue ai piedi e alle mani. Entrambi i metodi, richiedono un maggior lavoro da parte del cuore ed è per questo che le persone più anziane possono subire attacchi di cuore o insufficienza cardiaca. E a differenza di un’ondata di freddo, gli effetti sulla salute sono più veloci: la maggior parte delle morti avviene durante le prime 24 ore di un’ondata di caldo. Inoltre, gli anziani hanno più difficoltà a mantenere la temperatura corporea interna e potrebbero non notarne un aumento, il che significa che possono disidratarsi più velocemente rispetto alle persone più giovani.
Ma questo non significa che sono solo gli anziani ad essere in pericolo durante un’ondata di caldo. Anche i bambini e le persone con patologie croniche hanno alte possibilità di avere problemi, così come coloro che hanno problemi di mobilità, semplicemente perché potrebbe essere difficile per loro aprire una finestra o prendere una bevanda per sostituire i liquidi persi con la sudorazione. Se le temperature sono molto alte sia di giorno che di notte, può essere difficile che il corpo si raffreddi. Si stima che l’ondata di caldo in Europa del 2003 abbia ucciso almeno 30.000 persone. Dei 15.000 morti in Francia, 1.321 avevano meno di 64 anni.
4. Aprire le finestre
Aprire le finestre è la prima cosa che molti fanno quando fa molto caldo. Ma durante la giornata, questo può ritorcersi contro di loro. Si dovrebbero aprire le finestre solo se l’aria esterna è più fresca di quella interna, cosa più probabile di notte. In condizioni di caldo, bisognerebbe chiudere le finestre durante la giornata. Poiché all’interno c’è più ombra, l’aria potrebbe essere più fresca. Anche se potreste sentire un’arietta nel vostro ufficio o in casa, se si tratta di aria calda non contribuirà a rinfrescarvi e se si tiene conto dei pollini, esiste anche il rischio di febbre da fieno.
5. Bere birra
Una birra aiuta a raffreddare il corpo? Non esattamente. In vari studi, è stato confrontato il recupero dal caldo dopo una birra con o senza alcol. In uno studio, la massima diuresi si verificava dopo aver consumato la birra e questo non è un risultato positivo perché indica che il corpo sta perdendo liquidi, invece di trattenerli. La differenza tra birre alcoliche o analcoliche o con poco alcol era minima.
Uno studio spagnolo ha dimostrato che acqua e birra idratano alla stessa maniera. Un’ipotesi potrebbe essere che, poiché il corpo è disidratato e ha bisogno di fluidi, trattiene più birra rispetto a quanto farebbe con altri fluidi. Si tratta, in ogni caso, di piccoli studi che non hanno analizzato specificatamente la temperatura corporea, quindi non sono risultati certi. Possiamo, però, dire che una o forse due birre piccole possono idratare piuttosto che disidratare.
Ovviamente, il contenuto di questo articolo deve essere considerato solo come informazione generale e non deve essere inteso in alcun modo come sostituto dei consigli medici.