Terremoto Centro Italia, Conte nella sede Cei: “A breve ordinanza sulle chiese”

Nel volgere di una decina di giorni sara' approvata l'Ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni culturali delle zone terremotate: l'ha assicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipando oggi presso la sede della Cei a una riunione con i Vescovi delle diocesi terremotate del Centro Italia
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Nel volgere di una decina di giorni sara’ approvata l’Ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni culturali delle zone terremotate: l’ha assicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipando oggi presso la sede della Cei a una riunione con i Vescovi delle diocesi terremotate del Centro Italia.

L’Ordinanza, si legge in una nota, ha una copertura di 300 milioni di euro; fissera’ le modalita’ per l’avvio della ricostruzione di circa 600 chiese, rispetto alle 3 mila danneggiate dal sisma.

Nell’incontro, promosso dalla segreteria generale della Cei e presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, sono state rappresentate dai vescovi le istanze delle comunita’ locali e la loro sofferenza, “a fronte di uno Stato percepito come lontano o comunque in ritardo nel processo di ricostruzione”.

Al presidente del Consiglio e’ stato condiviso anche il disagio legato a “un impianto legislativo stratificato nel corso del tempo e appesantito dai tempi della burocrazia”. L’Ordinanza ha una copertura di 300 milioni di euro; fissera’ le modalita’ per l’avvio della ricostruzione di circa 600 chiese – rispetto alle 3 mila danneggiate dal sisma – individuate da un anno e mezzo secondo criteri di priorita’ stabiliti dalle Diocesi con il coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni. I vescovi hanno evidenziato come le chiese costituiscano – oltre che un luogo di culto per la fede – “un essenziale riferimento aggregativo a servizio del bene comune: riaprirle diventa risposta al senso di sfiducia e di solitudine, nonche’ via imprescindibile per rilanciare la presenza turistica”. Il presidente Conte, affiancato dal capo-gabinetto Alessandro Goracci, si e’ fatto interprete di un approccio pragmatico, che – sul piano attuativo – riveda l’impianto legislativo, agevolando l’opera di ricostruzione.

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