Terremoto Roma: prima analisi INGV, una fotografia dell’area preappenninica a ridosso della Capitale

Il terremoto in provincia di Roma si è verificato in una zona non nuova ai fenomeni sismici
MeteoWeb

Il terremoto del 23 giugno 2019 in provincia di Roma si è verificato in una zona non nuova ai fenomeni sismici: i sismologi dell’INGV ne ripercorrono la storia sismica dal 1700 e ne illustrano brevemente la geologia.
Il 23 giugno 2019, alle ore 22.43 italiane, un evento sismico di magnitudo Mw 3.6 (Ml 3.7) ha scosso la terra da Roma fino a Gaeta. Sono stati inoltre registrati solo dai sismometri, altri due piccoli eventi sismici, entrambi di magnitudo 1.4, alle ore 23:06 e alle 01:23 del 24 giugno.
Questo evento si è verificato sul bordo settentrionale del complesso vulcanico dei Colli Albani, in una zona che presenta una sismicità storica di livello moderato. Analizzando la storia sismica della zona degli ultimi 300 anni, unitamente ad altri dati rilevati, i sismologi dell’INGV hanno elaborato una prima analisi dell’accaduto, restituendo una fotografia dell’area preappenninica a ridosso della città di Roma.

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