Chanchal Lahiri, illusionista indiano che si esibisce con lo pseudonimo di Mandrake, non è più riaffiorato dopo la sua immersione, avvenuta ieri, a Calcutta, nel fiume Hoogly. Si teme per sua la vita. Il mago stava cercando di imitare il leggendario illusionista Harry Houdini, e si è gettato legato mani e piedi. Chanchal Lahiri avrebbe dovuto slegarsi e nuotare fino a riva dopo essersi immerso, ma non è mai riemerso. Ad allertare la polizia – che ha subito avviato le ricerche – sono stati gli spettatori presenti, sotto shock.
Lahiri, in base quanto raccontano i media indiani, è stato calato nell’acqua da una barca. Era legato mani e piedi con sei lucchetti e una catena; diverse persone lo guardavano dalla riva e altre dal ponte di Howrah, a Kolkata, ex Calcutta. La polizia, ieri sera, ha inviato una squadra di sommozzatori a setacciare l’area ma per ora le ricerche sono state vane. Un agente ha riferito al quotidiano Hindustan Times che Lahiri non sarà dichiarato morto finché non sarà rinvenuto il suo corpo. Testimoni oculari, che hanno parlato con il mago prima della sua impresa, hanno riferito che l’uomo era consapevole del rischio, ma era deciso ad affrontarlo, con l’obiettivo di “ravvivare l’interesse nella magia“.
Lahiri, già nel 2013, aveva tentato un trucco simile: si era immerso nello stesso fiume, imprigionato in una gabbia di ferro sigillata, e poco dopo ne era riemerso. In quell’occasione la folla lo aveva accusato di truffa, perché molti sostenevano di averlo visto utilizzare una porta laterale della gabbia.