Non solo spossatezza. Anche i denti soffrono il caldo. E con l’afa aumentano i rischi di infiammazione alla bocca, improvvisi mal di denti, gengiviti e dolori gengivali. L’esposizione prolungata al sole, infatti, facilita la proliferazione batterica. E a peggiorare la situazione si aggiungono le cattive abitudini alimentari estive, come il maggior consumo di bevande zuccherate, gelati e frutta e minore uso dello spazzolino quando si sta fuori casa. Lo ricorda all’Adnkronos Salute Raoul D’Alessio, specialista di ortognatodonzia di Roma. “Il caldo – spiega l’esperto – ha effetti anche sulla nostra bocca. E quando si toccano temperature da bollino rosso alcune raccomandazioni generali, sempre valide, diventano imprescindibili. Una bocca troppo calda e secca è in pericolo. Questo perché si possono alterare le condizioni delle mucose del cavo orale che devono mantenersi umide e ‘popolate’ da una specifica flora batterica, che va preservata“.
La bocca, infatti, “è parte attiva – continua D’Alessio – del nostro sistema immunitario. Ed è mezzo fondamentale di comunicazione e contatto tra i vari organi“. Ma cosa mantiene in equilibrio la flora batterica orale? “Soprattutto l’idratazione e l’alimentazione – precisa l’esperto – che deve essere sana, ricca di fosforo e calcio, presenti in particolare nel pesce. Ma anche povera di zucchero e cibi acidi. Serve, infine, una buona igiene orale e tenere lontane abitudini dannose come il fumo e l’alcol“. La perdita eccessiva di liquidi, oltre a rappresentare un rischio generale per la salute, prosegue D’Alessio, “può creare danni al cavo orale. La saliva, infatti, è un importantissimo elemento che ha funzione digestiva, solvente e antibatterica. Quando scarseggia, o diventa troppo densa per la disidratazione, cambia drasticamente il Ph della bocca. E aumenta in modo esponenziale il rischio di attacco batterico, di carie, gengivite, alitosi, paradontopatia. La sensazione di bocca secca non è una condizione da sottovalutare perché ci avverte che stiamo correndo il rischio di disidratarci. Necessario quindi bere acqua a sufficienza. Vanno evitate invece le bevande zuccherate, che favoriscono la proliferazione dei batteri e l’alcol che accelera la disidratazione”.
Tra le raccomandazioni ‘salva-denti’, oltre alla necessaria idratazione, utile a mantenere la salivazione necessaria e il conseguente equilibrio della flora batterica, D’Alessio suggerisce alcune indicazioni pratiche. “Quando si parte – precisa – è importante avere un contenitore dedicato per gli strumenti di igiene dentale. Meglio non metterli nello stesso necessaire in cui si tengono saponi o altri prodotti. Questo limita la contaminazione”. Quando si lavano i denti, poi, “è necessario attendere almeno mezz’ora dai pasti, questo perché la digestione inizia nella bocca è il Ph diventa più elevato dopo aver mangiato. Lo spazzolamento immediato rischia di essere troppo aggressivo per lo smalto dei denti“. Quando non si ha lo spazzolino disponibile, invece, “può essere utile masticare una gomma allo xilitolo o mangiare una mela, ‘trucchi’ che aiutano a pulire i denti”. Attenti poi all’acqua della piscina. “E’ spesso ricca di cloro che, a lungo andare, danneggia i denti e le vecchie otturazioni. Buona norma, quindi, è sciacquare la bocca con acqua potabile dopo ogni bagno“, conclude D’Alessio.