Sbarco sulla Luna, 50° anniversario dell’allunaggio – Apollo 11, la missione che emozionò il mondo

50 anni dopo la missione Apollo 11, le persone di tutto il mondo stanno ancora riflettendo e celebrando questo storico allunaggio: una guida completa della missione
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Il 20 luglio 1969, 600 milioni di persone hanno guardato con ansia ed emozione Neil Armstrong ed Edward E. “Buzz” Aldrin Jr. muovere i loro primi passi sulla superficie della luna. I primi umani nella storia a lasciare le loro impronte sulla regolite lunare, Armstrong e Aldrin hanno fatto la storia e impressionato il mondo avventurandosi coraggiosamente oltre la Terra. Tra pochi giorni festeggeremo il 50° anniversario di questa grande impresa per ricordare come Aldrin, Armstrong e Michael Collins compirono quell’incredibile viaggio sulla luna.

Questo storico traguardo appartiene a molti più americani rispetto a questo trio di astronauti. Dietro le quinte dell’impresa, oltre 400.000 persone hanno lavorato alla missione (tra cui anche un italiano) e hanno reso possibile il primo allunaggio. Il successo della missione Apollo 11 è stato uno dei più grandi traguardi mai raggiunti dall’umanità. L’Apollo 11 è stato l’apice del programma Apollo, che ha fatto progredire il volo umano spaziale molto più velocemente rispetto al passato. Nell’ottobre del 1968, partì il primo volo con equipaggio del programma Apollo. Meno di un anno dopo, fu lanciata l’Apollo 11. Entro pochi anni, un totale di 6 missioni portarono 12 astronauti americani sulla superficie della luna. Un traguardo apparentemente impossibile, il primo sbarco dell’uomo sulla luna fu una grande vittoria per gli Stati Uniti nella corsa allo spazio contro i rivali dell’Unione Sovietica.

50 anni dopo la missione Apollo 11, le persone di tutto il mondo stanno ancora riflettendo e celebrando questo storico allunaggio, che probabilmente continuerà ad influenzare ancora il volo spaziale.

“Scegliamo di andare sulla luna”

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Image credits: NASA/Goddard Space Flight Center/Arizona State University

Scegliamo di andare sulla luna”, dichiarò nel 1962 il presidente statunitense John F. Kennedy in un Rice Stadium in Texas gremito di persone. Questo discorso invocò una nuova urgenza nella corsa allo spazio, in cui le due fazioni contrapposte erano determinate a superarsi l’un l’altra per portare il primo uomo sulla luna. Gli sforzi americani in questo contesto includevano due predecessori del progetto Apollo: il progetto Mercurio, iniziato nel 1958, e il progetto Gemini (1961). Ma fino all’allunaggio stesso, era in vantaggio il programma spaziale sovietico con missioni di successo come lo Sputnik, il primo satellite in orbita intorno alla Terra e Luna 2, la prima sonda lunare a toccare il satellite.

AFP/LaPresse

Quindi nel 1961, Kennedy propose al Congresso l’obiettivo di “far atterrare un uomo sulla luna e farlo tornare in sicurezza sulla Terraentro la fine del decennio. L’idea di una missione lunare era stata discussa per la prima volta durante l’amministrazione Eisenhower, ma è prevalentemente associata alla dichiarazione di Kennedy. Questo compito apparentemente impossibile divenne presto l’obiettivo principale del programma Apollo. Il famoso discorso di Kennedy ispirò gli americani a sognare in grande.

Ma l’ambizioso obiettivo richiedeva un budget altrettanto ambizioso. Il governo statunitense finì per stanziare 25 miliardi di dollari nel programma Apollo, circa il 2,5% del prodotto interno lordo degli USA dell’epoca per circa 10 anni. Il progetto Apollo andò avanti dal 1961 al 1972. Anche se altri astronauti hanno visitato la superficie lunare, il primo, storico allunaggio rimane l’apice della storia del volo spaziale.

Apollo 11

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Il razzo Saturn V. Credit: NASA

Meno di un anno dopo il primo volo Apollo con equipaggio, la NASA era pronta a lanciare la missione Apollo 11. Quando arrivò il momento di mandare l’uomo sulla luna, l’agenzia spaziale statunitense decise di lanciare la missione su un razzo Saturn V. Quel razzo lanciò 3 moduli nell’orbita terrestre, incluso il modulo di comando per trasportare gli astronauti e il modulo lunare per far atterrare Armstrong e Aldrin sulla superficie lunare.

Saturn V erano un enorme razzo alto 111 metri sulla piattaforma di lancio 39A del Kennedy Space Center della Florida. Era un razzo estremamente potente, conosciuto come heavy lift vehicle, e con una spinta al decollo di 34,5 milioni di netwons, Saturn V non era solo il razzo più alto ma anche il più potente mai lanciato. Il primo lancio con equipaggio del razzo fu quello dell’Apollo 8. Saturn V poteva lanciare circa 43 tonnellate di carico ed equipaggio sulla luna. Per il programma Apollo, il razzo fu equipaggiato di 3 fasi. La prima aveva i motori più potenti sul razzo per sollevarlo dal suolo. Questa prima fase si separò dal razzo, lasciando la seconda fase a trasportare il razzo quasi in orbita. La terza fase poi portò il veicolo fuori dall’orbita terrestre e verso la luna.

Veicolo Apollo

Sul razzo Saturn V, l’Apollo 11 lanciò il modulo di comando, di servizio e il modulo lunare. Il modulo di comando ospitava l’equipaggio con i sistemi operativi del veicolo e l’attrezzatura necessaria per il rientro. Alto 3,2 metri e ampio 3,9 metri alla base, il modulo di comando non lasciava molto spazio per il movimento degli astronauti al suo interno. Con 6 metri cubi, lo spazio all’interno del modulo di comando è stato paragonato all’interno di un’auto. Il modulo di comando era costituito da 3 scomparti. Quello anteriore conteneva i paracadute per l’atterraggio sulla Terra, quello posteriore conteneva i serbatoi, i motori, i cavi e l’impianto idraulico. Nello scomparto dell’equipaggio, invece, gli astronauti erano seduti in 3 poltrone che guardavano avanti nel centro del veicolo, offrendo all’equipaggio l’opportunità di guardare attraverso 5 finestrini. Una delle caratteristiche più importanti del modulo di comando era lo scudo termico, che permise al veicolo di sopportare le temperature estremamente calde al momento del rientro nell’atmosfera terrestre.

Per la maggior parte della missione Apollo 11, il modulo di servizio fu collegato al retro del modulo di comando. Il modulo di servizio fornì a quello di comando energia, propulsione e spazio per ulteriore carico. Dalla forma cilindrica, il modulo di servizio era lungo 7,5 metri e aveva un diametro di 3,9 metri.

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Il modulo lunare Apollo 11. Credit: NASA

Dietro i moduli di comando e servizio, il modulo lunare Apollo 11, conosciuto anche come Eagle, era l’ultimo pezzo del puzzle Apollo e trasportò Aldrin e Armstrong sulla superficie lunare durante la storica missione. Alto 7 metri e ampio 4, il modulo lunare era costituito da un fase di ascesa superiore e da una inferiore. Dopo che Collins ispezionò il modulo lunare, Aldrin e Armstrong lo sganciarono dai moduli di servizio e comando e si diressero verso la superficie lunare, lasciando Collins in orbita intorno alla luna. I moduli lunari dell’Apollo furono i primi veicoli con equipaggio ad operare solo nello spazio. Oltre agli astronauti stessi, il modulo lunare conteneva l’Early Apollo Scientific Package, che a sua volta conteneva esperimenti che erano progettati per essere lasciati sulla luna.

Il pacchetto conteneva anche ulteriori strumenti scientifici ed attrezzature per la raccolta di campioni sulla superficie. L’Apollo 11 trasportò i primi campioni geologici della luna sulla Terra. In totale, Armstrong e Aldrin raccolsero 22kg di materiale dalla luna, incluse 50 rocce lunari, suolo lunare, ciottoli, sabbia e polvere. Gli astronauti campionarono anche materiale estratto da una profondità di oltre 13cm.

L’impatto dell’Apollo

apollo 11Circa 600 milioni di persone nel mondo hanno guardato Armstrong e Aldrin lasciare le loro prime impronte sulla superficie lunare. L’allunaggio non fu solo un traguardo storico, ma anche la fine della corsa allo spazio della Guerra Fredda tra USA e URSS. Il programma Apollo portò diverse missioni e diversi allunaggi, ma l’Apollo 11 segnò una vittoria ineguagliabile per gli USA. La tensione geopolitica aveva fatto molto di più che intensificare la corsa alla luna: aveva accesso anche l’entusiasmo per lo spazio. Per gli americani di tutte le età, gli astronauti della NASA divennero idoli, erano gli eroi che la gente ammirava durante quegli anni difficili. E questa immagine da supereroi fu solo amplificata dall’uscita di libri e film che ne diffusero la popolarità. Molte persone vedevano un viaggio verso la luna come la massima avventura e gli astronauti dell’Apollo come i suoi eroi perfetti.

Lightroom Photos/NASA

La romanticizzazione del programma di allunaggio permea l’esplorazione spaziale anche oggi. 50 anni dopo Apollo, la NASA ha inviato un veicolo oltre Plutone, su Marte e verso il sole. I ricercatori hanno scoperto esopianeti con qualità simili alla Terra e la nostra conoscenza del sistema solare e dell’universo è diventata più dettagliata nel corso dei decenni. Eppure per molte persone, l’Apollo 11 rimane ancora il più grande traguardo raggiunto nel volo spaziale. La gente che ricorda quando guardava l’allunaggio in diretta in TV, ricorda il momento come quello in cui la magia divenne realtà davanti ai loro occhi.

 

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