Giro d’Italia in auto elettrica

Viaggiare in auto elettrica in Italia si può: ecco tutti i dettagli
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Viaggiare con l’auto elettrica lungo la Penisola si può, anche al volante di un modello non di ultima generazione come la Nissan Leaf prima serie con batterie da 30 kWh e autonomia massima di 250 km. È quanto emerge dal Giro d’Italia elettrico effettuato dal 5 al 18 agosto da Giordano Viero, tra i promotori del portale ricaricafast.com e delegato veneto di Class Onlus, l’associazione che coordina il Comitato Promotore di e_mob. Un tour lungo la Penisola che dà il via virtuale alla 3° edizione del festival dell’eMobility previsto a Palazzo Lombardia di Milano dal 26 al 28 settembre.

Un tour di 7.500 km

Partito il 5 agosto da Vicenza, Giordano Viero, noto sui social come Jo Pesata, ha percorso l’intera Penisola alla ricerca delle 162 aree con colonnine Fast di Enel X, quelle con capacità di erogazione di potenza fino a 50 kW, presenti sul territorio al 23 luglio 2019. Un tour di quasi 7.500 km voluto per verificare l’efficienza della rete di ricarica veloce nazionale, non soltanto in termini di erogazione dell’energia, ma pure per effettuare una geolocalizzazione puntuale e per constatare la qualità delle aree di “rifornimento”, quali l’adeguata illuminazione, la pulizia, il livello di sicurezza e la disponibilità di servizi nelle vicinanze, come bar e toilette. Una serie di informazioni che sfocerà in un documento che verrà presentato il 28 settembre a e_mob insieme al racconto dell’esperienza estiva con la “scossa”, in parte già consultabile su ricaricafast.com/giro.

Efficienti il 96% delle colonnine

Durante il viaggio elettrico Viero è riuscito a ricaricare senza problemi in 163 (in alcune aree sono presenti più colonnine Fast) delle 175 colonnine testate, pari al 93% del totale. Percentuale che sale al 96% considerando i “rifornimenti” effettuati dopo avere contattato l’assistenza di Enel X per ripristinare l’efficienza della colonnina. Di fatto, soltanto in 7 casi su 175 è stato impossibile il rabbocco, mentre rattrista il principale inconveniente rilevato: il blocco della colonnina causato dalla premuta del “fungo rosso”, come viene definito il pulsante di sicurezza presente sulle colonnine Fast di Enel X. Un problema, dunque, di vandalismo effettuato da chi, per dispetto, vuole manomettere i sistemi di ricarica e, per altro, facilmente risolvibile con una chiamata all’assistenza Enel X per conoscere le procedure di sblocco.

Bene da Nord a Sud

Dal tour estivo è emersa una rete già adeguata per consentire viaggi lungo la Penisola e con poche zone d’ombra. Al Nord la situazione è positiva grazie a una rete ramificata con alcune eccezioni, come nelle Dolomiti (coperte, però, da colonnine standard di altri operatori) e tra Torino e Savona. Unico neo è l’ubicazione di alcune colonnine in esercizi commerciali non accessibili negli orari di chiusura, quindi la sera e, spesso, la domenica, giorno prediletto per le gite fuori porta che richiedono energia “extra”. Positiva è pure la valutazione dell’infrastruttura al Centro e al Sud Italia dove, però, si registrano tre situazioni critiche che costringono a fare ricorso alle “prese” standard: la dorsale adriatica tra Foggia e Sant’Elpidio (FM), la Messina-Palermo (tratto costiero) e la Cosenza-Locorotondo (BA) che collega Calabria e Puglia attraverso la Basilicata. Per contro, sono al Sud pure le note più positive: la ricarica più rapida è stata effettuata a Locorotondo (dal 2 al 97% della capacità delle batterie da 30 kWh in 30 minuti) e la Calabria ha eccelso per le stazioni ben geolocalizzate ed efficienti e per la gentilezza dei gestori delle aree. Una situazione destinata a migliorare rapidamente considerato il progetto di Enel X di arrivare al 2023 con 3.000 colonnine Fast (oltre a quelle Ultra Fast con 350 kW di potenza) e con i piani di installazione di punti di ricarica veloci da parte degli altri operatori sul mercato, a cominciare da A2A, Edison e Gruppo Hera del Comitato Promotore di e_mob.

 

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