Il ministro brasiliano dell’Ambiente, Ricardo Salles, e’ stato fischiato oggi quando e’ salito sul palco per intervenire nella Settimana latinoamericana e caraibica sui cambiamenti climatici, organizzata dalle Nazioni Unite a Salvador de Bahia, capitale dello Stato di Bahia, un appuntamento di cui lui stesso aveva annunciato l’annullamento tre mesi fa.
Decine di delegati e partecipanti alla riunione hanno accolto Salles fischiando ed esibendo cartelli con slogan a favore della protezione ambientale – ‘La foresta atlantica è viva e resiste’, ‘Non esiste un pianeta B’, ‘Amazzonia, in piedi!’- mentre una parte piu’ piccola del pubblico lo ha applaudito. I lavori dell’incontro di Salvador, che andra’ avanti fino a venerdi’ prossimo, servono per preparare la Conferenza sul Clima dell’Onu (Cop 25) che si svolgera’ nel dicembre prossimo in Cile. Sono presenti, fra altri dirigenti, l’ex ministro peruviano per l’Ambiente Manuel Pulgar Vidal, responsabile per le questioni climatiche del Wwf, e il direttore del programma Onu per il cambiamento climatico, Martin Frick.
Nel maggio scorso, Salles aveva annunciato la cancellazione della riunione di Salvador, sostenendo che siccome il Brasile aveva gia’ rinunciato a ospitare la Cop 25 “non ha senso” che accolga un appuntamento che prepara questa conferenza. “Dovrei permettere una manifestazione solo per consentire ai partecipanti di fare turismo a Salvador, per mangiare acaraje’?”, un piatto tipico della cucina di Bahia, preparato con pasta di fagioli e cipolla. L’evento si svolge inoltre nel mezzo delle discussioni sull’aumento della deforestazione nell’Amazzonia e all’indomani dell’annuncio della sospensione delle donazioni al Fondo Amazzonia da parte di Norvegia e Germania, a causa della politica ambientale del governo Bolsonaro.