L’eruzione dello Stromboli “ha causato un’onda di tsunami di 30 centimetri. Si è trattato di un fenomeno significativo e speriamo che si possa ritornare verso la normalità“. Lo dice il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.
Dopo l’esplosione di questa mattina a Stromboli navi e aliscafi che collegano l’isola dell’arcipelago delle Eolie alla Sicilia continuano a svolgere servizio regolare e le compagnie di navigazione sono a disposizione per “eventuali corse aggiuntive se si riterranno necessarie”. A renderlo noto è il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, che in via precauzionale ha emesso un’ordinanza di interdizione per i mezzi navali non di linea (barconi e minicrociere) per “facilitare tutte le operazioni necessarie sull’isola, sino alla completa normalizzazione della situazione“.
“Mai sentito un boato così”
“Sono 35 anni che vengo a Stromboli, ma un botto coì’ non l’ho mai sentito, di certo il doppio rispetto all’eruzione di luglio. Lo spostamento d’aria e’ stato davvero notevole”. Racconta all’ANSA il meranese Giancarmine Tollis. Nonostante lo spavento, il farmacista non ha perso il buon umore: “Siamo arrivati stamani e il vulcano ci ha accolti con i botti”. “Ora – prosegue – sono in volo i canadair perché è scoppiato qualche incendio sul cono vulcanico”. Tollis comunque non intende chiudersi in casa. “Stasera siamo a cena fuori, speriamo che non sia l’ultima cena”, commenta.
Volontari della Protezione civile comunale, la Croce rossa e il gruppo ormeggiatori presidiano da ore le aree sensibili a Strombolo, dopo l’eruzione di questa mattina, che ha differenza di quella dello scorso luglio non ha causato danni e feriti. “Il personale sta rassicurando turisti e visitatori e fornendo le utili informazioni del caso, in particolare sul versante di Stromboli”.
Il divieto di accesso al vulcano è garantito dalle guide vulcanologiche, su disposizione del sindaco, Marco Giorgianni. “Per gli stessi motivi – dice il primo cittadino – si stanno contattando i titolari delle strutture ricettive di Stromboli affinché possano rassicurare e informare i propri ospiti”. I canadair sono al lavoro per spegnere i focolai che si sono sviluppati a seguito dell’esplosione. “Sono state attivate tutte le procedure di Protezione civile necessarie per rassicurare la popolazione residente, ospiti e turisti e assicurare le massime condizioni di sicurezza”, conclude Giorgianni.