Due centri per il monitoraggio delle particelle di radionuclidi in Russia hanno ripreso a funzionare, ma solo uno era nella lista dei quattro che avevano interrotto l’attività dopo il misterioso incidente dell’8 agosto in un poligono militare nel nord della Russia. Ad annunciare la riattivazione delle due centraline è stato Lassina Zerbo, che guida l’Organizzazione del Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (Ctbto).
Zerbo ha fatto sapere su Twitter che si tratta dei centri di monitoraggio di Bilibino e Peleduy. Bilibino era tra i quattro siti momentaneamente non operativi elencati dalla Ctbto, ma si trova nell’estremo oriente russo, quindi lontano dal luogo dell’esplosione radioattiva.
L’informazione della temporanea interruzione dell’attivita’ di Peleduy e’ invece una novita’. Ci sono sette stazioni di monitoraggio delle particelle di radionuclidi in Russia, e un’ottava e’ in costruzione. Secondo la Ctbto, due giorni dopo l’incidente nel poligono di Nyonoksa si e’ interrotta la trasmissione dei dati dai due siti piu’ vicini al luogo dell’esplosione, cioe’ Dubna e Kirov.