I presidenti dei paesi sudamericani il cui territorio comprende una parte della foresta amazzonica si riuniranno il prossimo 6 settembre a Leticia, in Colombia, per discutere di una “politica unica” in materia di protezione ambientale. Lo ha annunciato il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, al termine di un incontro con il suo collega cileno, Sebastian Pinera, a Brasilia.
“Ci riuniremo con questi presidenti, tranne quello del Venezuela , per discutere di una nostra politica unica di protezione dell’ambiente e di sfruttamento sostenibile della nostra regione”, ha detto Bolsonaro, in una conferenza stampa comune con Pinera. Sono otto – Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana, Peru’, Suriname e Venezuela – le nazioni sudamericane che fanno parte dell’Organizzazione del trattato di cooperazione amazzonica (Octa), ma il governo di Nicolas Maduro e’ riconosciuto come legittimo solo da quello della Bolivia, e Bolsonaro ha puntualizzato che la Francia, che possiede nella regione amazzonica un dipartimento d’oltremare (Dom), la Guyana Francese, non e’ stata invitata all’incontro in Colombia. Questo, ha spiegato il presidente brasiliano, perche’ il presidente francese Emmanuel Macron “ha offeso un presidente della Repubblica eletto democraticamente e poi, in piu’ di una occasione, ha relativizzato la sovranita’ dell’Amazzonia” il che “ha risvegliato il sentimento patriottico del popolo del Brasile e di altri paesi dell’America del Sud, che fanno parte della nostra regione amazzonica”. Da parte sua, Pinera ha sottolineato che “i paesi amazzonici, fra i quali il Brasile e’ chiaramente il piu’ importante a causa della sua estensione, hanno completa sovranita’ sull’Amazzonia, e questo deve essere molto chiaro”, ma allo stesso tempo bisogna tenere conto di chi vuole “collaborare e investire per proteggere meglio” la foresta pluviale.
Il Cile invia quattro aerei per contrastare gli incendi
Il Cile ha messo a disposizione quattro aerei antincendio per estinguere gli incendi in Amazzonia. Lo ha annunciato oggi il presidente cileno, Sebastian Pinera, durante un incontro con l’omologo brasiliano, Jair Bolsonaro, presso il palazzo presidenziale del Planalto, a Brasilia. Pinera si e’ recato in Brasile di rientro dal vertice del G7 svoltosi nel fine settimana in Francia, al quale il presidente cileno ha partecipato come ospite. “Vogliamo collaborare e investire per proteggere meglio l’Amazzonia”, ha detto Pinera dopo l’incontro, annunciando che all’alba di oggi sono partiti dal Cile quattro velivoli per aiutare a combattere gli incendi in Amazzonia.
Pinera ha anche annunciato di aver invitato altri paesi della regione a raccogliere e destinare fondi in favore dei paesi che ospitano la foresta pluviale amazzonica e utilizzare le risorse in politiche per la preservazione del polmone verde del mondo. Pinera, in linea con quanto sostenuto negli ultimi giorni dal presidente brasiliano Bolsonaro, ha sottolineato che la sovranita’ nella regione amazzonica appartiene solo ai paesi che ospitano la foresta.”I nove paesi amazzonici, tra i quali il Brasile e’ il piu’ importante per dimensioni, hanno sovranita’ assoluta sull’Amazzonia. Questo deve essere sempre riconosciuto”, ha detto Pinera.
Il contributo cileno si aggiunge ai 12 milioni di dollari messi a disposizione dal Regno Unito per fronteggiare l’emergenza incendi che da settimane colpisce l’Amazzonia. L’intesa, fa sapere Brasilia, e’ arrivata al termine di una conversazione telefonica tra il ministero degli Esteri, Ernesto Araujo, e il primo ministro britannico, Boris Johnson. Nella nota, il ministero segnala che deve essere ancora definito il dettaglio tecnico che rendera’ possibile la donazione e che il trasferimento dei fondi dovra’ “seguire le direttive del governo brasiliano”.
Un contributo bilaterale e’ arrivato anche dal Canada, che ha annunciato l’invio di aerei antincendio e un contributo finanziario di 15 milioni di dollari. “Il nostro governo e’ stato in contatto con le autorita’ brasiliane per porre fine a questa crisi. Oggi, insieme agli altri paesi del G7, il Canada fa la sua parte. Il Canada di offre di aiutare mandando aerei antincendio e con un contribuo finanziario di 15 milioni di dollari”, ha detto il primo ministro canadese durante la sua partecipazione al vertice del G7 di Biarritz. L’esecutivo del presidente Jair Bolsonaro rivendica da giorni il diritto “sovrano” di gestire in autonomia la tutela dell’Amazzonia, in aperta polemica con alcune capitali occidentali per le “ingerenze di stampo colonialista” sul tema ambientale.
Il portavoce del presidente, Otavio Rego Barros, aveva nella serata di martedi’ ribadito che il governo brasiliano avrebbe accettato donazioni da paesi e organismi internazionali solo a patto di poter gestire direttamente i fondi. “Questi appoggi e risorse finanziarie devono essere accolte dal governo brasiliano. E devono essere spesi dal governo brasiliano”, ha rimarcato. Nelle ultime ore ha fatto notizia l’annuncio di Brasilia di rinunciare ai 20 milioni di dollari annunciati dal presidente francese Emmanuel Macron per conto dei paesi del G7, a meno che Parigi non smetta di “minacciare la sovranita’ del Brasile sull’Amazzonia”. “Prima di tutto, il signor Macron deve ritirare gli insulti che mi ha rivolto, mi ha chiamato bugiardo. E poi ha minacciato la sovranita’ dell’Amazzonia, dichiarando di voler definire uno status internazionale sull’area”, ha dichiarato il presidente.