Nelle scorse ore, la Lombardia è stata sferzata dal maltempo, con nubifragi, grandine e forte vento che hanno creato danni e disagi. I quantitativi massimi di pioggia cumulata registrati nelle ultime 12 ore nelle province di Brescia, Como e Milano hanno raggiunto 70mm, in provincia di Bergamo 65mm, a Lecco 58mm e Varese 54mm. I livelli idrometrici dei principali corsi d’acqua hanno subito incrementi, rimanendo comunque al di sotto delle soglie di allerta e sono ora in diminuzione. A Casargo, a causa del violento nubifragio che ha danneggiato auto e provocato colate detritiche, rendendo la SP 67 inagibile, la strada risulta ancora chiusa totalmente alla viabilità (anche ai mezzi di soccorso) tra località Piazzo di Casargo e Premana per verifiche su una condotta del gas metano interessata da uno smottamento. Le 146 persone evacuate ieri sono attualmente ospitate presso il centro alberghiero locale.
A Carpenedolo sono intervenute sei squadre con motoseghe, dispositivi di protezione individuale e torri faro, per taglio alberature e rimozione alberi caduti. Nonostante le forti piogge non si sono verificati significativi allagamenti. Gli interventi sono iniziati ieri sera dopo le 21 e terminati alle 4 circa di questa mattina e hanno visto impegnati 30 volontari. Nei Comuni di Castrezzato e Roccafranca la situazione è rientrata lentamente alla normalità, le 6 squadre impegnate sono tornate in sede. A Rudiano sono state utilizzate 5 squadre di volontari, ora rientrate, per taglio alberature pericolanti e ‘sramature’. Nel Comune di Castelcovati è stata aperta un’Unità di crisi locale (UCL). I volontari di Protezione Civile hanno allestito in palestra circa 40 posti per ospitare persone evacuate dalle abitazioni danneggiate o parzialmente agibili a seguito della violenta tromba d’aria che ha colpito il paese e zone adiacenti.
Hanno operato numerose squadre di Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana (Cri) e forze dell’ordine, oltre a 4 squadre di Protezione Civile. Le squadre di volontari in parte sono state impegnate nel supporto ai Vigili del Fuoco nelle operazioni di taglio piante e attività di assistenza alla popolazione unitamente alla Croce Rossa Italiana, nonché per far fronte a tutte le esigenze logistiche dell’emergenza. A Ono San Pietro la situazione è tornata alla normalità, l’ondata di maltempo prevista nel tardo pomeriggio di ieri non ha causato problematiche particolari nella zona dissestata del torrente Ble’. Sul posto in corso il monitoraggio delle cinque zone critiche e stamane in mattinata sono riprese le operazioni di svaso dell’alveo alla confluenza con il fiume Oglio. In giornata la ‘Valcamonica Servizi’ provvederà a mettere in sicurezza la condotta di gas metano che serve circa 15.000 utenze dell’intera valle, oltre all’ospedale di Edolo e a tre case di riposo. Conclusa l’emergenza Enel nella provincia, a causa della quale migliaia di famiglie erano rimaste senza luce. Rimangono attualmente disalimentate solo poche utenze di media e bassa tensione. Enel ha comunque comunicato che i suoi tecnici lavoreranno tutta la giornata per ripristinare completamente il servizio. Diversi Comuni hanno segnalato danni, soprattutto a causa del forte vento. Si attendono maggiori dettagli nelle prossime ore.
“Regione Lombardia, anche alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore in diverse province, è sempre più determinata a chiedere al Governo centrale di estendere la richiesta di ‘stato di emergenza‘ relativa agli episodi di maltempo verificatesi a giugno, per i quali era già stato concesso il 2 luglio scorso, a quelli degli ultimi giorni“. Lo annuncia in una nota l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni. “Gli eccezionali eventi di maltempo che si sono verificati con una frequenza assolutamente fuori del normale – ha aggiunto Foroni – stanno mettendo a dura prova il sistema Lombardia, che pure tantissimo ha fatto e sta facendo sia dal punto di vista della prevenzione che dell’emergenza, con stanziamenti di decine di milioni per opere contro il dissesto idrogeologico”. “Ricordo – ha precisato l’assessore – che, appena due mesi fa, abbiamo deciso la totale copertura delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento a seguito di calamità’ naturali per oltre mille Comuni lombardi al di sotto dei 5000 abitanti e la settimana scorsa abbiamo destinato 48 milioni di euro per 70 opere di difesa del suolo in tutta la Lombardia”. “A questo punto però la situazione sta divenendo economicamente insostenibile anche per una Regione virtuosa ed efficiente come la nostra – ha sottolineato l’assessore -. Se è pur vero che dal Dipartimento di Protezione civile abbiamo sempre avuto la massima disponibilità e collaborazione nel far fronte alle emergenze, d’altro canto il Ministero dell’Ambiente ha tagliato le risorse originariamente previste da ‘Italia Sicura’ per la Lombardia da 146 milioni ad appena 80 milioni di euro nel triennio, una cifra assolutamente insufficiente per le necessità del nostro territorio”. “L’appello al Governo – ha concluso – è quindi di sbloccare al più presto i fondi necessari a far fronte ai danni e a mettere in cantiere il prima possibile tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza del nostro territorio, così fragile in tante sue situazioni”.