Nadia Toffa “ha continuato a lavorare sapendo che sarebbe finita così. Quando hai quella cosa, in quel posto, sai che hai al massimo 10 mesi”

Nadia Toffa ha affrontato una "malattia spietata", "è stata bravissima a portare avanti tutto, nonostante gli attacchi e le operazioni"
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“Sono contento che così tanta gente le abbia voluto bene, se lo meritava. È una cosa che fa bene a tutti. Anche a chi, durante questo anno e mezzo di malattia, le è stato vicino“: lo ha dichiarato, in un’intervista a “Il Messaggero“, l’autore del programma tv “Le Iene” Davide Parenti, ripercorrendo gli ultimi, difficili mesi durante i quali le condizioni di salute di Nadia Toffa sono peggiorate. “Soffrivamo il fatto che lei soffrisse. È stata bravissima a portare avanti tutto, nonostante gli attacchi e le operazioni, ma è difficile stare vicino a una persona che ha il destino segnato. E Nadia lo sapeva. È andata avanti lo stesso, ha condotto il programma sapendo che sarebbe finita così”.
“Era su di morale, era la più up di tutti, ma fra di noi sapevamo come sarebbe finita la vicenda. Però lei aveva una parola di entusiasmo per tutti, anche per i compagni di conduzione quando facevano le prove”.
“Il fatto che lavorasse l’ha tenuta in vita più di quanto la malattia le potesse permettere. È una malattia spietata. Quando ti dicono che hai quella cosa, in quel posto, e di quel tipo, basta che guardi su internet per leggere che hai al massimo dieci mesi. Lei ne ha fatti venti. Ovviamente sono stati bravissimi i suoi dottori, capaci di allungarle la vita con le giuste cure. Ma aver continuato a lavorare avere un appuntamento cui tornare, un impegno con il pubblico, era per lei una delle ragioni per continuare a vivere”.
“È arrivata sfinita alla fine della stagione. Durante le ultime puntate faceva fatica anche a camminare”.
“Veniva e faceva i balletti. Qualcuno sui social si è accorto della sua difficoltà. Ma lei comunque faceva tutto. Non è riuscita a venire solo all’ultima puntata, le altre le ha fatte tutte. Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate proprio all’ultimo“.

Nadia Toffa, oncologa: “Su quel tipo di tumore la ricerca sta lavorando molto”

Nadia Toffa

Nadia Toffa ha avuto un tipo di tumore per il quale la ricerca sta lavorando molto a livello internazionale, ma anche in Italia“: lo ha dichiarato all’AGI Stefania Gori, presidente degli oncologi dell’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, riferendosi alla malattia della conduttrice de “Le Iene”, morta a 40 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. “Su alcune forme tumorali dobbiamo acquisire ancora maggiori conoscenze ma anche per queste la ricerca sta avendo notevoli progressi. In generale la ricerca oncologica ha fatto molti passi avanti: il 60% dei pazienti con una diagnosi di tumore ha una sopravvivenza di 5 anni, e per il carcinoma alla mammella e alla prostata la percentuale di sopravvivenza sfiora il 90%“.
Grazie alla ricerca si comincia a parlare di guarigione, “un concetto che fino a due anni fa non si prendeva in considerazione“. “C’è un esercito di persone – spiega Gori – che hanno avuto un tumore e che oggi sono vive in Italia e sono oltre 3 milioni e 400mila“.

Il messaggio più forte che è arrivato da Nadia Toffa è che non si è nascosta dietro la malattia, ha vissuto e convissuto con essa. E’ stata una Iena fino in fondo, la stessa determinazione che aveva nella sua professione l’ha avuta per combattere la malattia“, ha dichiarato all’AGI Fabrizio Nicolis, presidente Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica). “Lei diceva spesso che voleva guardare la malattia negli occhi. E lo ha fatto. Ha avuto sempre un atteggiamento molto positivo e tale da aiutare e spronare i pazienti che si trovano a vivere la sua stessa esperienza“.

L’amata conduttrice e inviata de “Le Iene” è scomparsa il 13 Agosto 2019 a soli 40 anni: ha affrontato il calvario – a testa alta e con il sorriso sulle labbra – a partire dal 2017, quando, a seguito di un grave malore, ha scoperto di essere malata.

Il 2 dicembre 2017 gli italiani sono rimasti con il fiato sospeso dopo la notizia del grave malore che aveva colpito Nadia: dopo i primi accertamenti era stata trasferita in elisoccorso al San Raffaele di Milano. Due mesi più tardi, la conduttrice tornava al timone de “Le Iene” spiegando al pubblico che stava affrontando la battaglia più difficile della sua vita, quella contro il cancro: “Ho avuto un cancro. Mi sono operata e mi hanno tolto il 100% del tumore. Ma ho fatto radio e chemio preventive, le ho finite pochi giorni fa. La fortuna è stata proprio che dopo lo svenimento ho fatto un accertamento, un check-up completo. Ora sto benissimo. Non mi vergogno di nulla. Non mi vergogno dei chili persi, li riprenderò. Non mi vergogno nemmeno del fatto che ora porto la parrucca, è più bella dei miei capelli“.

Il cancro è tornato a marzo 2018. A “Verissimo”, Nadia ha raccontato: “Sembrava tutto finito, ma a marzo durante un controllo, è arrivata la brutta notizia. Il cancro era tornato e mi hanno operata nuovamente. È il mio dolore e me lo devo portare. È una sfida che magari posso non vincere, ma l’importante è mettercela tutta, combattere. Ci ho messo mesi di dolore e introspezione per capirlo, però non voglio fare pena a nessuno. Non piango in pubblico, piango con i miei amici“.
Lottando, sorridendo, facendo coraggio a se stessa e agli altri diceva: “Non siamo malati, siamo guerrieri“.

Nadia ha condiviso ogni tappa della sua lotta contro il cancro con i tantissimi fan che ogni giorno la sostenevano sui social: negli ultimi tempi i post sono diventati più sporadici. L’ultimo risale al 1° luglio.

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