Giacciono sul fondale da quattro anni al largo dell’isola d’Elba, vicino all’isolotto dei Cerboli vicino al Santuario dei cetacei, nel canale di Piombino, 56 ecoballe di rifiuti, per un totale di 63 tonnellate, in gran parte plastica che lentamente si “stanno trasformando in spazzatura marina rappresentando un pericolo per l’ambiente”.
Il capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente riferisce che le indagini, svolte con il supporto dell’ Arpat, “hanno fatto emergere che gli imballaggi stanno progressivamente trasformandosi in ‘spazzatura marina’ con conseguente alterazione degli equilibri dell’ecosistema mare”. “Quegli involucri non nascono per la tenuta subacquea – dice il commissario Caligiore -. Si tratta di capire il danno subito stando per quattro anni in acqua. Dopo Ferragosto il contrammiraglio prendera’ contatti con le autorita’ locali. Compreso le procure di Livorno e Grosseto per conoscere l’esito delle indagini aperte in questi anni.”