“Mia figlia non mi ha detto nulla dell’atterraggio di emergenza, l’ho saputo dai Tg, mi veniva da piangere e sono corso qui all’aeroporto”. Sono le parole di Umberto, padre di una dei passeggeri del volo Sharm El Sheikh-Napoli costretti a un atterraggio di emergenza al Cairo, che è giunto alle 20.45 all’ aeroporto di Capodichino. Sono molti i parenti allo scalo napoletano che aspettano i 122 del volo dall’Egitto.
Uno di essi fa ascoltare un messaggio vocale da Emanuele, uno dei viaggiatori: “Ci hanno spiegato – dice la voce – che l’aereo quando stava per decollare e’ stato investito da uno stormo uccelli si e’ rotto un cristallo nella parte anteriore e siamo dovuti atterrare al primo aeroporto per un problema a un motore”. Molti dei passeggeri hanno chiamato casa dal Cairo per avvisare del ritardo ma non hanno raccontato dell’atterraggio di emergenza: “mio figlio Roberto – racconta Pasquale – e’ con la fidanzata, mi ha chiamato oggi ma mi ha detto solo che erano in ritardo per non farmi spaventare. Quando ho sentito i tg mi sono spaventato e sono venuto subito all’aeroporto. Per fortuna e’ andato tutto bene”.