Nuove preoccupazioni sulla sicurezza delle sigarette elettroniche. L’esposizione ai loro vapori , infatti, compromette la normale funzione polmonare nei topi e riduce anche la capacità delle cellule immunitarie che risiedono nei polmoni di rispondere alle infezioni virali, secondo uno studio del Baylor College of Medicine, pubblicato su Journal of Clinical Investigation. Le alterazioni osservate dai ricercatori sono avvenute anche con i vapori senza nicotina.
Lo studio è nato dall’idea di fare chiarezza sulle contrastanti conclusioni di alcuni studi sugli effetti delle sigarette elettroniche: alcuni dicono che svapare faccia male, altri ritengono che sia un’alternativa sicura alla sigaretta tradizionale.
Lo studio ha coinvolto quattro gruppi di topi: uno è stato esposto a vapori delle sigarette elettroniche contenenti nicotina, un altro ai vapori con liquidi senza nicotina e gli ultimi due sono stati esposti al fumo di tabacco o all’aria pulita. L’esposizione è durata 4 mesi, il tempo che corrisponde a quello di una persona che inizia a fumare dall’adolescenza fino a 50 anni d’età. È emerso che sia l’esposizione al fumo di tabacco che ai vapori di sigaretta aumenta significativamente il rischio di sviluppare enfisema, una condizione in cui le sacche d’aria dei polmoni vengono danneggiate causando mancanza di respiro. I ricercatori hanno scoperto che i topi che erano stati cronicamente esposti al fumo di sigaretta e ai vapori di sigarette elettroniche con nicotina e aromi presentavano gravi danni ai polmoni e un’eccessiva infiammazione simile a quelle dei fumatori umani con enfisema.
Inaspettatamente, gli scienziati hanno anche rilevato che l’esposizione i vapori delle sigarette elettroniche senza nicotina, che attualmente sono considerati sicuri, hanno danneggiato i polmoni. In questo caso, i ricercatori non hanno osservato infiammazione ed enfisema ma hanno trovato prove di un accumulo anormale di lipidi (grassi) nei polmoni che ha compromesso sia la normale struttura che la funzione polmonare. I ricercatori hanno anche scoperto che il grasso accumulato non proveniva dal liquido, ma piuttosto da un ricambio anomalo dello strato di fluido protettivo nei polmoni. Inoltre, hanno osservato un accumulo anomalo di lipidi all’interno dei macrofagi dei polmoni, la prima linea di difesa dalle infezioni.
Quando i topi sono stati esposti al virus dell’influenza, i macrofagi con accumulo anomalo di lipidi hanno risposto male all’infezione. “In sintesi, i nostri risultati sperimentali rivelano che, indipendentemente dalla nicotina, i vapori delle sigarette elettroniche per inalazione cronica compromettono la normale funzione polmonare dei topi e riducono la capacità delle cellule immunitarie residenti di rispondere alle infezioni, aumentando la suscettibilità a malattie come l’influenza“, dice Farrah Kheradmand, che ha coordinato lo studio. “I nostri risultati sperimentali presentano somiglianze con precedenti casi multipli che descrivono la presenza di macrofagi carichi di lipidi nel fluido polmonare di persone con polmonite associata alla sigaretta elettronica. I nostri risultati – conclude – supportano ulteriori indagini sui liquidi utilizzati nello svapo“.