Ambiente: il grande “archivio” ENEA di microorganismi tra le eccellenze della ricerca europea

In anteprima domani 27 settembre all'Open Day della Ricerca in Casaccia - Opportunità per i settori agroalimentare, beni culturali, energia e salute
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La speciale raccolta ENEA composta da circa 1.500 tra batteri, funghi, alghe e virus è entrata a far parte delle eccellenze europee, nell’ambito  di MIRRI – Microbial Resource Research Infrastructure [1], la più grande infrastruttura europea di ricerca che si occupa di salvaguardare la biodiversità microbica e garantire la conservazione e la distribuzione dei microorganismi a fini di sostenibilità ambientale, sviluppo biotecnologico e crescita della bioeconomia.

La collezione microbica ENEA – che verrà presentata per la prima volta alla Casaccia il 27 settembre in occasione dell’Open Day della Ricerca – è stata messa insieme nel corso degli anni da un team interdipartimentale di ricercatori che ha raccolto da ambienti diversi [2] microorganismi e consorzi microbici dalle grandi potenzialità applicative: dalla salute delle piante coltivate alla degradazione di contaminanti ambientali, dalla produzione di biomolecole per usi industriali, energetici e alimentari a nuovi prodotti per il restauro del patrimonio artistico.

Oltre a batteri e funghi, completano il “corredo” dell’ENEA microalghe di acqua dolce e marina per la produzione di molecole bio-based nei settori nutraceutico, cosmeceutico, farmaceutico e per la chimica verde e infine un virus vegetale, con applicazione in campo biomedico, soprattutto per lo sviluppo di vaccini innovativi, sistemi di diagnostica e la somministrazione mirata di farmaci in campo oncologico.

“Il ruolo fondamentale svolto dai microrganismi per il mantenimento della vita sulla Terra e la sostenibilità locale e globale è indiscusso, sottolinea Annamaria Bevivino, responsabile del Laboratorio Sostenibilità, Qualità e Sicurezza delle Produzioni Agroalimentari dell’ENEA, “tuttavia il loro valore aggiunto è sottovalutato. Per questo la comunità scientifica internazionale si è attivata per lanciare un appello universale verso la conoscenza e la conservazione della biodiversità microbica che rappresenta uno strumento di eccellenza, una fonte di risorse per il benessere del pianeta, in linea con la Convenzione sulla Biodiversità e con le finalità dell’infrastruttura MIRRI. La promozione della nostra collezione in occasione dell’Open Day 2019 risponde a pieno a queste esigenze”.

La collezione dell’ENEA si inserisce nel quadro delle attività per migliorare produttività, qualità e sostenibilità delle catene alimentari utilizzando il microbioma, l’insieme di batteri, funghi e virus, dei loro genomi e delle interazioni che questi stabiliscono in un determinato ambiente. Tra i progetti più recenti c’è SIMBA (Sustainable Innovation of MicroBiome Applications in Food System), al quale partecipano ENEA e altri 22 partner tra aziende e istituti di ricerca europei, presentato nell’ambito del convegno “The  Microbiome at the heart of sustainable food production”, organizzato da ENEA in occasione della European Biotech Week 2019 (23-29 settembre)[3].

In questo progetto ENEA si occupa principalmente di selezionare ceppi microbici con funzioni di promozione della crescita delle piante, per poi applicarli come consorzi al fine di aumentare la produttività delle coltivazioni di mais, grano, patata e pomodoro, migliorandone le difese dagli stress, la capacità di assorbimento dei nutrienti e la qualità della produzione, anche in condizioni climatiche differenti.

“Il progetto SIMBA offrirà agli agricoltori indicazioni sulle migliori pratiche di utilizzo dei consorzi microbici in pieno campo, per aumentare la produttività e la sostenibilità delle catene alimentari e creare nuovi alimenti di qualità”, conclude Bevivino.

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