Un bonus di 2.000 euro per chi rottama l’auto fino alla classe Euro 4 (quindi quelle più inquinanti) nelle città sotto infrazione comunitaria per il mancato rispetto degli obblighi sulla qualità dell’aria. E’ uno dei punti del decreto legge sul clima, dal titolo “misure urgenti per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde”, che a breve sara’ all’esame di uno dei prossimi Consigli dei Ministri, forse gia’ domani.
La bozza in possesso dell’Agi, all’articolo 1, prevede che ai cittadini che “rottamano autovetture omologate fino alla classe Euro 4 e’ attribuito un credito fiscale corrisposto mediante un titolo di spesa pari ad euro 2.000, che l’interessato puo’ utilizzare entro i successivi cinque anni ai fini dell’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi ad esso integrativi, inclusi i servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche in favore dei familiari conviventi.
Il beneficio e’ revocato ove il medesimo soggetto, ovvero un familiare convivente, provveda all’acquisto, al leasing o al noleggio a lungo termine di un’autovettura non a basse emissioni entro i due anni successivi”.
Stesso incentivo e’ riconosciuto, per ciascun veicolo rottamato, “ai titolari di licenza di trasporto pubblico di piazza e agli autotrasportatori operanti nelle citta’ metropolitane“, bonus utilizzabile “per la sostituzione del veicolo rottamato con veicoli ibridi o elettrici o ad emissioni ridotte”.
Il testo contiene anche disposizioni per il trasporto scolastico sostenibile: “Presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e’ istituito un fondo in favore del servizio di scuola bus a ridotte emissioni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali ricadenti nell’ambito delle citta’ metropolitane” che sforano i limiti di smog”.
Inoltre, e’ previsto un sistema di incentivazione del trasporto a domicilio di prodotti commerciali: “Agli esercenti attivita’ imprenditoriale che svolgono direttamente o per tramite di soggetti terzi il servizio di trasporto a domicilio per la vendita di prodotti non destinati all’esercizio dell’attivita’ economica o professionale”, e’ riconosciuto “un credito di imposta pari allo sconto praticato al consumatore, fino al 20 per cento del costo del servizio, fino a un importo massimo di 5.000 euro ad esercente, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022″. Il costo del servizio “e’ fiscalmente detraibile dal consumatore in misura pari al 100%”.