Emergenza autismo in Lombardia, +60% casi in 10 anni: appello delle associazioni alla Regione

Nell'ultimo decennio i casi di autismo in Lombardia sono aumentati del 60% circa e ad oggi i casi riconosciuti sono oltre 100.000
MeteoWeb

Nell’ultimo decennio i casi di autismo in Lombardia sono aumentati del 60% circa e ad oggi i casi riconosciuti sono oltre 100.000. Una vera e propria emergenza i cui dati sono emersi in un recente convegno su disabilità, integrazione e sostegno alle famiglie, che si è svolto a Erba (Como). Un appuntamento che ha acceso i riflettori sui disagi logistici ed economici delle persone con autismo, in prevalenza bimbi e ragazzi, e delle loro famiglie. Ma anche sulle istanze presentate da due associazioni – Mgl (Movimento genitori Lombardia) e Un cuore per l’autismo – alla Regione, che riguardano l’ultima delibera sul programma operativo regionale per le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per le non autosufficienze. Molte le lamentele del mondo della disabilità, dell’autismo nello specifico, che si sente abbandonato dalle istituzioni: “Le misure a sostegno non sono sufficienti, la scuola non è adeguatamente pronta per l’inclusione, non c’è formazione sull’autismo; manca anche un giusto sostegno economico ai genitori che si fanno carico delle cure. E ancora: le terapie comportamentali quali Aba sono a pieno carico delle famiglie, specie dopo i 6 anni di età del bimbo; a scuola c’è il grave problema delle pianificazioni degli insegnanti di sostegno, eseguite in tempi assolutamente tardivi: le assegnazioni vengono fatte a settembre quando l’insegnante dovrebbe essere già operativo. E comunque gli insegnanti di sostegno non vengono formati e dopo che hanno imparato a gestire il giovane disabile, magari dopo un anno di sofferenza dell’alunno, della famiglia e pure del docente, vengono sostituiti”.

autismoRispetto a questo scenario, le due associazioni chiedono alla Regione, in primo luogo, l’incremento delle terapie cognitivo comportamentali Aba erogate dal Servizio sanitario nazionale, in quanto metodo proposto anche dalle linee guida del ministero della Salute come il migliore per la cura o il mantenimento di competenze/abilità degli autistici e quindi il raggiungimento degli obiettivi su larga scala per il recupero più completo del singolo soggetto. Altra richiesta l’azzeramento delle liste d’attesa per la presa in carico prima e dopo la diagnosi, così da favorire un intervento intensivo e precoce per tutti i bambini con autismo. Serve poi aumentare le risorse a disposizione dei centri specializzati, vincolate all’ampliamento del programma di recupero con metodo Aba per persone sopra i 6 anni, in particolar modo i casi gravi. Tra le altre cose, poi, le due associazioni chiedono delucidazioni riguardo all’effettivo funzionamento della legge regionale sul cosiddetto ‘Dopodinoi’ e la formazione di un reale, strutturato e pluralistico coordinamento tra associazioni con l’apertura di un tavolo di lavoro e dialogo completo per la disabilità che tenga conto anche delle istanze relative alla territorialità.

E’ assolutamente indispensabile che le associazioni territoriali in rappresentanza delle famiglie continuino a mantenere un dialogo aperto con le istituzioni. Vi sono necessità di vitale importanza che devono trovare accoglimento e risoluzione indipendentemente dal colore politico“, ha evidenziato Sara Anzellotti, presidente Mgl, “ma è indispensabile anche la partecipazione diretta attiva dei cittadini. C’è tantissimo lavoro da fare, a cominciare dalla ricerca delle cause dell’aumento esponenziale dell’autismo”. “Occorre un cambio culturale che favorisca e sostenga una reale inclusione delle persone con disabilità – ha commentato Gigliola Spelzini, consigliere regionale Gruppo Lega-Lega Lombarda Salvini – Per raggiungere questo obiettivo, bisogna prevedere azioni concrete e di concerto con tutti i soggetti coinvolti in percorsi di inclusione mirati, che tengano conto del contesto, della rete, delle risorse e delle potenzialità, oltre ai bisogni e alle necessità specifiche”. La consigliera ha assicurato che la Commissione regionale Sanità, di cui fa parte, “ha posto un’attenzione specifica al tema autismo attraverso numerose audizioni con i diversi stakeholder e sta lavorando a una risoluzione specifica“.

Condividi