Continua la folle corsa dell’Uragano Dorian, che ha devastato le Bahamas. Centinaia di sopravvissuti sono in fuga dalle isole e altre migliaia attendono di essere evacuate dopo il passaggio della tempesta che ha lasciato una scia di distruzione, aprendo una gravissima crisi umanitaria.
Il bilancio ufficiale della vittime è di 43, ma è destinato senz’altro a salire secondo i media locali. Ieri folle di disperati si sono ammassate nei porti di Great Abaco e Grand Bahama, le isole più colpite dall’uragano. Molti lamentano che le procedure di evacuazione sono “caotiche” e lente.
Il premier Hubert Minnis ha invitato alla calma a promesso che sono in arrivo altri trasporti gratuiti. Al momento Dorian è un uragano di categoria uno e si muove lungo la costa atlantica del nord America, verso Nova Scotia. Ieri centinaia di persone sono rimaste bloccate sull’isola di Ocracoke, in North Carolina, dopo aver rifiutato di alsciare le loro case.
Alle Bahamas i profughi vengono evacuati con imbarcazioni e aerei privati, mentre il governo attende l’arrivo di altri mezzi. Le inondazioni causano ritardi negli arrivi di elicotteri e navi, ha detto il ministero della Salute della nazione insulare. A Grand Bahama, una grande nave da crociera offre un passaggio verso la Florida ai passeggeri che hanno il permesso di entrare negli States.
In centinaia intrappolati nelle isole della North Carolina
Centinaia di persone potrebbero essere rimaste intrappolate in un gruppo di isole di fronte alla costa della North Carolina, le Outer Banks, a causa delle inondazioni causate dal passaggio dell’uragano Dorian. Ma la situazione, spiegano le autorità, non è più allarmante come qualche ora fa, visto che l’uragano sta riprendendo il largo e le acque si stanno gia’ ritirando, con venti e pioggia che finalmente stanno dando tregua a gran parte della costa orientale statunitense.