Prenderà il via lunedì prossimo a Taranto, nella sede della Camera di Commercio, la prima scuola internazionale di volo suborbitale “per favorire lo sviluppo dell’economia spaziale, fornendo una panoramica degli aspetti scientifici, commerciali, operativi e normativi del volo suborbitale attraverso seminari di esperti di istituti accademici, di ricerca e industriali”.
La scuola, a numero chiuso, si rivolge in particolare a studenti di dottorato o di master del settore ingegneristico, al personale di aziende ed enti di ricerca e dell’aeronautica militare. L’iniziativa e’ curata dal Politecnico di Bari in collaborazione con l’Università del Salento, il Distretto Tecnologico aerospaziale (Dta) e la Camera di Commercio di Taranto. Una iniziativa, questa, che si connette col ruolo assegnato al vicino aeroporto di Grottaglie che e’ stato riconosciuto sia dal Governo italiano che dalle istituzioni europee come spazioporto per i voli suborbitali.
Gli organizzatori della scuola evidenziano che “negli ultimi anni, il settore spaziale sta attraversando un nuovo periodo di sviluppo e sta attirando in tutto il mondo l’attenzione di investitori pubblici e privati alla ricerca di nuove fonti di crescita economica e innovazione”. In questo contesto, si spiega, “e’ possibile prevedere una vasta gamma di attivita’ commerciali. Da un lato, c’e’ lo sviluppo dell’infrastruttura, correlato ad esempio alla produzione satellitare, ai servizi di lancio, alle stazioni di terra; dall’altro i servizi commerciali includono comunicazione satellitare, osservazione della Terra, servizi di navigazione, turismo spaziale, esperimenti di microgravita’, ricerca atmosferica, sviluppo tecnologico”.
Ed e’ proprio questo, si spiega, il lavoro che si sta svolgendo nell’area dell’aeroporto di Grottaglie grazie ai progetti di ricerca sviluppati dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) il quale ha coinvolto amministrazioni pubbliche, Universita’ e aziende private di livello internazionale e ha attratto nuove attivita’ imprenditoriali che operano nel settore dei velivoli senza pilota e dei micro satelliti. La sfida dei voli suborbitali, si afferma ancora, “necessita pero’ di ulteriori ricerche su numerosi problemi tecnici come, ad esempio, nuovi motori e sistemi di controllo e la comprensione dei meccanismi termo-aerodinamici di base che caratterizzano le fasi ad alto numero di Mach delle missioni e della fisica di base della combustione ad alta velocita'”.
In particolare, si evidenzia, “lo sviluppo di future astronavi richiede un’analisi teorica e sperimentale dettagliata delle prestazioni aerotermodinamiche di veicoli e motori al fine di migliorare la capacita’ di controllare la traiettoria di rientro di un veicolo spaziale alato aerodinamico e di progettare il trasporto suborbitale punto-punto sistemi. Insieme a questi problemi tecnici, ci sono problemi fondamentali legati alla regolamentazione e alla sicurezza del volo suborbitale, che devono essere affrontati, concludono gli organizzatori”.
Lunedi’ tra i relatori della giornata di avvio ci sono Roberto Vittori, astronauta dell’Esa (Agenzia spaziale europea), generale dell’Aeronautica Militare; Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari; Antonio Ficarella, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Universita’ del Salento; Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale; Guillermo Ortesa (Esa) e Giorgio Saccoccia, presidente Asi (Agenzia spaziale italiana).