Animali, il WWF lancia una provocazione per Halloween: “Non lasciamo che orsi, elefanti africani e tigri diventino fantasmi”

La notte di Halloween è alle porte e, proprio in occasione della festa che gioca con le nostre paure, il WWF lancia una nuova provocazione per evitare che alcune specie estremamente fragili diventino “fantasmi della natura”
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La notte di Halloween è alle porte e, proprio in occasione della festa che gioca con le nostre paure, il WWF lancia una nuova provocazione per evitare che alcune specie estremamente fragili diventino “fantasmi della natura”. La mini campagna, dedicata a tre specie iconiche oggi in pericolo, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla natura che rischiamo di perdere ogni giorno e su quanto sia necessario l’aiuto di tutti per proteggere e salvare orsi bruni marsicani, elefanti e tigri, prima che diventino “fantasmi”.

L’Orso bruno marsicano conta appena 50 individui, le tigri libere in natura sono solo 3.890 e ogni giorno circa 20.000 elefanti africani perdono la vita a causa del bracconaggio. Attraverso questa campagna diffusa sui social dell’associazione e sulla pagina web wwf.it/halloween, si potrà adottare simbolicamente una di queste specie e così contribuire ai progetti del WWF in Italia e nel mondo per la loro conservazione e tutela.

ORSO BRUNO MARSICANO: NE RESTANO SOLO 50. Il primo animale su cui si focalizza la campagna di halloween è l’orso bruno marsicano, sottospecie simbolo per l’Italia e che vive nell’area del  Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove però si stimano solo circa 50 individui, che rischiano di diventare presto fantasmi. Una popolazione così ristretta e isolata in un territorio dalle dimensioni ridotte, se non agiamo subito, è destinata all’estinzione. Nel Parco, infatti, l’orso è già protetto, ma pensare che si possa salvare solo all’interno di quest’area è una pura illusione, poiché ha bisogno di grandi spazi, di aree di alimentazione tranquille e diffuse sul territorio, ma anche di aree idonee per la riproduzione e lo svernamento. Garantire un futuro all’orso vuol dire quindi lavorare, da un lato, per aumentare l’areale della specie nell’Appennino centro-meridionale, e dall’altro ridurre quanto più possibile i casi di mortalità della popolazione, che per oltre il 60% è provocata da attività umane. Per garantire un futuro all’Orso bruno marsicano, insieme a tutti gli attori presenti sul territorio (Comuni, Regioni, Aree Protette, Enti Scientifici e Associazioni) il WWF Italia ha dato il via a un ambizioso progetto di conservazione, che ha l’obiettivo di raddoppiare il numero di individui presenti entro il 2050. Ma solo con il contributo di ognuno di possiamo sarà possibile raggiungerlo e continuare a lavorare per ridurre i conflitti uomo-orso, attivando programmi di sensibilizzazione per la popolazione locale e azioni mirate alla tutela degli orsi.

SOLO 3.890  TIGRI LIBERE IN NATURA. In un solo secolo abbiamo perso circa il 97% delle tigri. Oggi questa specie  è realmente presente, vive e si riproduce, in solo 10 Paesi (India, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Russia, Myanmar, Thailandia, Malesia, Indonesia, Laos). In Cina sono rimasti pochi individui sporadici che attraversano il confine dalla Russa.  In Vietnam e Cambogia è praticamente estintaLa popolazione più numerosa e in salute si trova in India, dove si stima la presenza di 2.226 tigri. In Russia, vicino al confine con la Cina,si contano solamente 450 tigri dell’Amur (denominate comunemente tigri siberiane), mentre in Indonesia sopravvivono solo circa 400 tigri di Sumatra. Alcuni segnali positivi si registrano in Nepal, dove dal 2013 a oggi le tigri sono aumentate da 198 a 235, con un incremento della popolazione del 19%. Anche a livello globale gli sforzi di conservazione stanno dando alcuni frutti: il numero globale di tigri è passato dai 3.200 individui stimati nel 2010 ai 3.890 odierni. Ma questo numero è ancora troppo basso e gli sforzi per salvaguardare il felino devono aumentare. Continuare a contrastare la distruzione degli habitat forestali e lottare contro il bracconaggio è fondamentale per salvare la tigre dall’estinzione e il contributo di ognuno può essere decisivo.

OGNI ANNO MUOIONO 20 MILA ELEFANTI AFRICANI. L’elefante africano è il più grande mammifero terrestre, ma – se non continuiamo a proteggerlo-  rischia di sparire per sempre. Il numero degli elefanti africani attualmente esistenti è pari a circa 415.000 meno del 10% degli elefanti che abitavano in Africa un secolo fa.  Si stima che ogni anno siano circa 20.000 gli elefanti uccisi per il commercio dell’avorio in questo continente. L’ultimo censimento condotto dal WWF sulla biodiversità del bacino del Congo, in un’area di circa 6 milioni di ettari, ha rivelato che le popolazioni di elefanti di foresta presenti in questo territorio sono crollate del 66% nell’arco degli ultimi otto anni. Alla base di tutti questi drammatici numeri ci sono deforestazione, perdita di habitat e primo fra tutti il bracconaggio generato dal mercato illegale dell’avorio.  Il WWF si batte da anni per la conservazione degli habitat degli elefanti attraverso l’istituzione di nuove riserve, la severa applicazione delle leggi nazionali di protezione e il mantenimento di “corridoi” fra le foreste per facilitare i lunghi spostamenti di questi meravigliosi animali, ma per continuare a farlo ed evitare che gli elefanti si trasformino in fantasmi serve l’aiuto di tutti.

 

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