Non ci poniamo il problema, ma qualche sottile fastidio lo sentiamo dopo esserci svegliati con un’ora di sonno modificata. Adriano Formoso, psicologo e psicoterapeuta a Milano e ideatore del metodo terapeutico neuropsicofonia, ci aiuta a capire i meccanismi che ruotano attorno e suggerisce come intervenire.
“Albert Einstein ci ha insegnato a osservare nel profondo della natura per comprendere meglio ogni cosa. L’essere umano talvolta si dimentica che i cicli della natura fossero presenti prima che egli diventasse erectus e ogni volta che cerca di condizionare o modificare tale sistema rischia di trarne svantaggi. Così per il cambio dell’ora. Anche dormire un’ora in più con l’ora solare non è detto che porti benefici anzi, una serie di scompensi psicofisiologici ci attendono quando, dopo un periodo di adattamento della nostra fisiologia, traumatizziamo nuovamente alcune aree del nostro funzionamento psico-biologico. Ogni cambio dell’ora incide sul cambiamento dei nostri ritmi e le nostre abitudini e a farne le spese è un’area cerebrale, quella che si chiama il “nucleo soprachiasmatico”. È un nucleo dell’ipotalamo, formato da gruppi di neuroni, che contribuisce alla regolazione dei ritmi circadiani endogeni, ovvero quell’orologio biologico che mantiene invariati i processi fisiologici ripetitivi come i cicli della fame e del sonno. Il nucleo contiene alcuni tipi di cellule, vari peptidi, come la vasopressina e il peptide intestinale vasoattivo, e neurotrasmettitori, che consentono l’interazione con molte altre parti del cervello e di conseguenza del corpo”, spiega Formoso.
“Con i miei pazienti ho riscontrato conseguenze negative evidenti fino a quando il cambiamento dell’ora non si è riposizionato come processo abituale. Generalmente bastano un paio di settimane ma per alcuni serve più tempo e spesso provoca implicazioni di altro genere che spostano l’attenzione sul disturbo causato come insonnia, frammentazione del sonno e disturbo del tono dell’umore. La Neuropsicofonia può essere un facile rimedio per armonizzare e riequilibrare l’asse mente-corpo in questo periodo autunnale”, ha concluso l’esperto.