Clima, il Prof. Francesco Battaglia ai microfoni di MeteoWeb: “Previsioni sconfessate dai fatti, Greta Thunberg esempio di massima ingratitudine”

Il Prof. Battaglia ci ha parlato del tema clima, dalle manifestazioni dei giovani alle previsioni che da anni "ci allarmano": "Le loro previsioni sono sconfessate dai fatti"
MeteoWeb

Francesco Battaglia, professore di chimica-fisica e già docente di chimica dell’ambiente all’Università di Modena, è tra i promotori della Petizione firmata da un gruppo di 145 scienziati italiani che sostiene che non esiste un consenso scientifico sull’origine umana del riscaldamento globale, che questo è un fenomeno che si è verificato anche in passato per cause naturali, che non c’è una emergenza climatica e che le politiche di riduzione delle emissioni sono inutili per governare il clima e negative per lo sviluppo economico. Ai microfoni di MeteoWeb, il Prof. Battaglia ha spiegato il suo punto di vista sul tema clima, ora più che mai al centro dell’attenzione mediatica dopo il summit dell’ONU e le manifestazioni giovanili condotte in tutto il mondo sulla scia del movimento ambientalista creato da Greta Thunberg.

Nel discorso, dai toni abbastanza catastrofici e allarmisti, che Greta ha tenuto proprio al summit delle Nazioni Unite, la giovane attivista svedese ha detto che “siamo all’inizio di un’estinzione di massa”. Ma il Prof. Battaglia non condivide assolutamente tale affermazione, anzi sostiene che Greta avrebbe dovuto “fornire almeno un esempio” di quanto stava affermando.

pianeta terra500 scienziati, infatti, hanno scritto una lettera all’ONU in cui sostengono che non esiste un’emergenza climatica. Il Prof. Battaglia ha spiegato qual è la situazione attuale del clima del nostro pianeta, un “clima che è sempre stato variabile”: “La Terra esce da una Piccola Era Glaciale. Le temperature globali hanno avuto un minimo rispetto agli ultimi 10.000 anni. Quindi da un minimo degli ultimi 10.000 anni è normale che ci sarebbe stata una nuova normalizzazione verso il caldo o se non normale, auspicabile”.

cambiamenti climaticiEppure molti enti e istituzioni – in Italia i Comuni di Milano, Napoli e pochi giorni fa anche Reggio Calabria e nel mondo i Comuni di New York o San Francisco – dichiarano lo “stato di emergenza climatica“. “Dichiarando lo stato di emergenza climatica, immagino che intendano far passare una legislazione per favorire l’implementazione e l’installazione di impianti di energie alternative, in particolare il fotovoltaico e l’eolico, che in realtà sono delle tecnologie fallimentari ai fini della produzione elettrica e che hanno un impatto ambientale terribile. Per esempio, l’eolico e il fotovoltaico hanno distrutto il nostro bel paesaggio. Quindi, la dichiarazione di emergenza climatica è una premessa per far conseguire ad essa queste misure costosissime che non avranno alcun effetto. Immaginiamo che l’Italia azzerasse con una bacchetta magica le emissioni di CO?. L’aumento della CO? che sta avvenendo in Cina e in India di gran lunga cancellerebbe ogni nostra azione. Ai fini del clima, secondo coloro che ritengono che la CO? influenzi il clima, non avrebbe alcun risultato”, ha precisato l’esperto.

Interrogato su Greta Thunberg e la sua campagna a favore del clima, il Prof. Battaglia non usa mezzi termini e anzi avanza un paragone “sospetto”: “Greta Thunberg è una bambina che purtroppo è manipolata da quelli che io chiamo senza indugio “mercanti di bambini”. Queste persone si servono di questa bambina per portare avanti i loro sordidi scopi di denaro. Ma non è una novità. Ci fu un’altra bambina, si chiama Severn Cullis-Suzuki. Aveva 13 anni e nel 1992 al primo summit del clima a Rio de Janeiro, la fecero parlare. Nel suo discorso disse le stesse parole che adesso hanno fatto dire a Greta. Quindi o Greta ha copiato la Severn oppure qualcuno ha dato a Greta il discorso da recitare, così come fu dato a suo tempo alla 13enne Severn”.

Greta ThunbergInoltre, “Greta è un ottimo esempio non solo di mercanti di bambini che possono agire evidentemente impuniti, addirittura con la benedizione anche delle autorità costituite, ma è anche un ottimo esempio di massima ingratitudine perché Greta se l’è presa con i suoi nonni e bisnonni, i quali hanno lavorato per farla stare al caldo in un Paese, la Svezia, che altrimenti è terribilmente inospitale per il freddo che fa. Quindi come si suol dire, è sputare nel piatto in cui si mangia, e questo vale per tutti i “gretini” che hanno manifestato. Perché contro chi stanno manifestando? Contro gli adulti che stanno lavorando esclusivamente per loro e per cercare di farli stare il più comodi possibile, al caldo d’inverno e al fresco d’estate. Questa è la realtà: la massima ingratitudine”, ha affermato Battaglia.

cambiamenti climatici cartelloAnche la validità dei rapporti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), gli strumenti attraverso i quali veniamo informati sui cambiamenti climatici, viene messa in dubbio e Battaglia ci ha spiegato perché: “La “i” di IPCC sta per intergovernativo. Questo panel intergovernativo è nominato dai governi, cioè è nominato dai responsabili politici. Non si forma all’interno di una comunità scientifica. Quindi a seconda delle politiche che intendono fare i governi, nominano dei personaggi, i quali leggono le risultanze scientifiche a loro piacimento. Non a caso, l’attuale presidente dell’IPCC è un economista; quello precedente era un ingegnere ferroviario. Quindi persone che non hanno niente a che vedere con il clima. Quindi questi rapporti dell’IPCC non hanno alcuna credibilità scientifica”.

AFP/LaPresse

Però, se si prova a sostenere che l’uomo non sia responsabile del riscaldamento globale, il rischio di essere additati come “negazionisti” (termine con cui la storia etichetta coloro che negano l’Olocausto) dai catastrofisti del cambiamento climatico è molto alto. “Ogni volta che io intervengo, siccome non hanno argomentazioni, la prima cosa che fanno è cercare di attaccare personalmente la mia persona. Per esempio, sul curriculum in campo climatico, lo dico tranquillamente, non sono un climatologo, però sono una persona che studia la scienza da 40 anni, mi occupo di chimica-fisica e ho una preparazione tecnico-scientifica sufficiente per poter sostenere quanto dico. Io sostengo questo perché proprio le stesse persone che fanno ricerca in climatologia e che ci stanno allarmando, ci stanno allarmando dicendo, 20 anni fa: “Abbiamo una previsione sull’evoluzione della temperatura media globale. Senza provvedimenti, queste temperature aumenteranno al ritmo di 2 o 3 decimi di grado al decennio”. Sono passati 20 anni da queste previsioni. In questi 20 anni, questo aumento fino ad un massimo di 5-6 decimi di grado non c’è stato. C’è stato un debole aumento di meno di 2 decimi in questi 20 anni. Di conseguenza, le loro previsioni sono sconfessate dai fatti ed è su queste previsioni che hanno allarmato”, ha detto Battaglia.

cambiamenti climatici siccità mondoMa per l’esperto, questa non è l’unica previsione errata: “Avevano detto che l’impronta digitale della causa antropica dell’attuale riscaldamento globale – che c’è, non lo sto negando – è un accentuato riscaldamento a circa 10km nella troposfera vicino all’equatore, più che triplo rispetto al riscaldamento che si osserva al livello di superficie terrestre. I satelliti hanno effettuato le misure, hanno mappato la temperatura della troposfera e a 10km nella troposfera equatoriale è stato osservato non un accentuato riscaldamento, men che meno triplo, ma addirittura un rinfrescamento. Infine, dicono che la temperatura è aumentata di 0,9°C in 150 anni e che questo è causato esclusivamente dalle attività antropiche e questo significa che se non ci fossero state le attività antropiche, la temperatura si sarebbe mantenuta costante. Ma il clima del pianeta non è stato mai costante, è sempre stato variabile. Non si capisce perché noi dovremmo pretendere un clima costante giusto in questi 150 anni quando nella storia del pianeta il clima non è stato mai costante. Quindi ci sono troppe contraddizioni in tutta questa congettura del contributo antropico”.

francesco battaglia
Il prof. Francesco Battaglia

Tornando a parlare della facilità con cui alcuni esperti vengano additati come negazionisti, Battaglia ha concluso: “Non hanno argomentazioni e cercano di additarci come i cattivi. Qualcuno addirittura aveva proposto di rendere un reato il negare la causa antropica al cambiamento climatico. Quindi c’è proprio il tentativo di delegittimare chiunque provi a sollevare dei dubbi. Io osservo soltanto dei fatti e pongo dei dubbi come persona che è abituata a valutare le cose da un punto di vista tecnico-scientifico. Chi mi attacca, farebbe bene a rispondere alle obiezioni che io ho fatto. Queste risposte purtroppo però non vengono date”.

Foto di Matteo Corner – LaPresse

A tanti fa infuriare la definizione di “gretini” per indicare i giovani che seguono il movimento di Greta Thunberg. Nonostante per Battaglia non sia intesa assolutamente come un’offesa (“I seguaci di Grillo sono i “grillini”; i seguaci di Greta sono i “gretini”), “a volte se le vanno a cercare”, ha detto, ricordando un episodio relativo alla visita dell’attivista svedese a Roma: “In quell’occasione, un centinaio di gretini si sono messi a pedalare per alimentare il microfono dal quale parlava perché volevano essere sicuri di usare una forma di energia che fosse secondo loro rinnovabile e che non ci fosse emissione di CO?. Ma non è così in realtà perché l’energia muscolare ci viene dal fatto che mangiamo del cibo. Ma l’80% dei costi del cibo che sta nel piatto, sono costi energetici perché il nostro cibo deve essere coltivato, raccolto, distribuito, conservato e poi preparato. Quindi c’è un grande consumo di fertilizzati, di carburanti per il trasporto, di energia per conservarlo, di energia per prepararlo. E tutta questa energia noi oggigiorno all’86% la prendiamo dai combustibili fossili. Quindi l’energia dei signori che pedalavano non era energia rinnovabile ma energia che deriva dal cibo che a sua volta deriva dal petrolio. Oggi la moderna agricoltura si può definire come la trasformazione del petrolio in cibo. Bisogna comprendere che oggi il mondo vive non più nell’Era della Pietra, non più nell’Era del Ferro, ma in quella del petrolio”.

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