Possiamo usare il nostro smartphone così com’è, “senza ulteriori periferiche o wearables“, per misurare in modo accurato parametri vitali come la frequenza cardiaca e lo stato di stress psicofisico? La risposta è sì, e i risultati sarebbero paragonabili a quelli che si possono ottenere facendo un’elettrocardiogramma (Ecg). Lo dimostra uno studio del gruppo di Enrico Caiani, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
Il lavoro – pubblicato su ‘Sensors‘ – è stato condotto in collaborazione con l’équipe di Gianfranco Parati dell’Irccs Istituto Auxologico Italiano, Dipartimento di Scienze cardiovascolari, metaboliche e neurologiche, ospedale San Luca del capoluogo lombardo.
Tramite gli accelerometri presenti all’interno dello smartphone – spiegano dal PoliMi – è possibile acquisire il segnale legato all’attività meccanica cardiaca, generato dalle vibrazioni del cuore che si producono a ogni battito e possono essere percepite semplicemente appoggiando il telefono su alcuni punti del corpo. I ricercatori si sono focalizzati in particolare sull’addome, in corrispondenza dell’ombelico, “nell’ottica di uno scenario applicativo che contempla una breve acquisizione giornaliera della durata di 30 secondi in posizione sdraiata, al mattino prima di alzarsi dal letto”.
Elaborando questo segnale in modo opportuno – dicono gli studiosi – si possono ottenere misure sulla frequenza cardiaca e sullo stato di attivazione della bilancia simpato-vagale, legato al livello di stress. “Tramite un protocollo sperimentale che prevede per ogni soggetto l’acquisizione in condizioni basali e durante uno stato di stress indotto da calcolo mentale – riferiscono gli autori – è stato possibile verificare da un lato la capacità degli indici misurati tramite smartphone di catturare l’aumento di stress, e dall’altro constatare l’ottima corrispondenza dei risultati con le stesse osservazioni estratte da un elettrocardiogramma effettuato in simultanea”.
Secondo gli scienziati, “questo risultato apre nuove prospettive e possibilità di utilizzo dello smartphone come strumento a disposizione per un semplice auto-monitoraggio della propria salute”.