“Ho convocato per mercoledì la giunta regionale e in quella sede dichiareremo lo stato di calamita’ per i territori colpiti dal maltempo”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci oggi ad Ispica, a margine dei sopralluoghi effettuati nelle zone colpite dalle piogge di ieri che hanno provocato danni ingenti alla colture. “Tutto quello che la Regione potra’ fare – ha aggiunto il governatore – lo fara’. Non lasceremo soli i produttori e queste comunita’. Ho sollecitato i capi degli ispettorati agrari a presentare subito dettagliate relazioni e invito i produttori a presentare subito le perizie giurate dei danni subi’ti dalle proprie aziende”.
“La Regione interverrà immediatamente, senza bisogno di aspettare provvedimenti da Roma, per riparare le infrastrutture danneggiate, e che sono già in fase di verifica, attraverso la Protezione civile e la Struttura contro il dissesto idrogeologico”. Lo ha assicurato il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci in visita a Rosolini, nel siracusano, per verificare di persona i danni provocati dal violento nubifragio della notte scorsa. Con Musumeci anche l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il deputato dell’Ars Giuseppe Gennuso. “Abbiamo potuto constatare – ha detto il governatore – che il torrente in cui confluiscono le acque provenienti dall’area modicana ha bisogno della creazione di un nuovo alveo perché è assolutamente insufficiente a raccoglierle. Sarà inoltre necessario provvedere ad ampliare immediatamente il ponte che si trova sulla via Paolo Orsi che, così com’è, si trasforma in un imbuto. Per quanto riguarda il ponte successivo, lungo il quale passa la rete ferroviaria, ci sarà invece bisogno dell’intervento dello Stato con Rfi. Noi, naturalmente, faremo da coordinamento”. Musumeci ha chiarito che per quanto riguarda i danni subiti dalle aziende agricole sono già stati allertati gli ispettorati agrari di Siracusa e Ragusa “per capire qual è il perimetro e fare una ricognizione”. “Entro tre giorni – ha assicurato il presidente della Regione – trasmetteranno la relazione al governo che potrà così deliberare la richiesta dello stato di calamità”.
Musumeci, accompagnato da Foti, dal prefetto ibleo Filippina Cocuzza, dal deputato regionale Giorgio Assenza e dalla parlamentare nazionale Marialucia Lorefice, si è poi trasferito a Ispica, in provincia di Ragusa. Qui una frana ha lambito tre palazzine abitate da decine di famiglie che il governatore ha incontrato assicurando loro un intervento tempestivo per ridurre al minimo ogni disagio e ripristinare condizioni di massima sicurezza.
“Paghiamo errori del passato – ha detto – quando il territorio veniva devastato e saccheggiato con tanta spregiudicatezza ma adesso serve una nuova stagione improntata ad uno spirito di responsabilità sia da parte di chi amministra, sia da parte dei cittadini”. “Purtroppo – ha concluso il governatore – le dinamiche climatiche sono ormai mutate, bisogna prenderne atto e noi non vogliamo farci trovare impreparati come dimostra il fatto che, proprio in questo periodo, abbiamo già avviato la pulizia di tutti i corsi d’acqua maggiormente a rischio della nostra isola. Una straordinaria opera di prevenzione che non si faceva da trent’anni, cominciata già l’anno scorso e che ha portato all’apertura di 45 cantieri. Contro il dissesto idrogeologico abbiamo speso in quindici mesi 175 milioni di euro e ne spenderemo altri 350 entro il prossimo anno: la nostra è una corsa contro il tempo per tentare di recuperare decenni di superficialità perché la tutela del territorio per questo governo rappresenta la priorità assoluta”.
Il sindaco di Sortino chiede lo stato di calamità
Il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, ha avviato l’iter per la richiesta dello stato di calamita’ naturale dopo il maltempo di ieri che ha provocato danni ingenti. L’asfalto si e’ sbriciolato sulla strada di contrada Manzo, dove si trovano aziende, abitazioni e il canile municipale. In contrada Panzotta il manto stradale e’ stato portato via dalla pioggia.
Sulla Strada per Pantalica ci sono state frane. Il ponte sul fiume Anapo e’ intransitabile per gli argini che non hanno tenuto. In numerose strade poderali hanno ceduto i muretti di contenimento e residenti e titolari di attivita’ non riescono a rientrare nelle loro proprieta’.