“Ho scritto una lettera al ministro Alfonso Bonafede, perché mi avrebbe fatto piacere che oggi ci fosse stato un avvocato dello Stato per la costituzione di parte civile, che continuo considerare un atto dovuto, soprattutto nei confronti di queste povere famiglie. Prendo atto che non c’era nessuno e mi viene da pensare che c’è una grossa assenza dal parte dello Stato, visto anche che la legge per Rigopiano ad oggi non ha avuto attuazione”.
Così l’avvocato Romolo Reboa, che assiste diversi familiari delle vittime, questa mattina a Pescara, a margine dell’udienza sulla riunificazione dei due procedimenti riguardanti il disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara).
“Ho scritto al ministro della Giustizia perché mi aveva stupito fortemente l’assenza dello Stato nella costituzione di parte civile, nei confronti di funzionari dello Stato accusati di depistaggio – prosegue l’avvocato – Ho pensato fosse un problema burocratico, che la notizia non fosse pervenuta e allora ho voluto inviare una Pec al ministro, cosi’ attento al problema della giustizia, informandolo e auspicando un suo intervento; ma oggi ho visto che non c’era nessuno e non posso che prendere atto della notizia negativa”.