Ambiente, Costa: “Da gennaio nasce la Direzione ad hoc sull’economia circolare”

"Con orgoglio italiano inauguro una delle manifestazioni più grandi al mondo sulla green economy, che ospita 1300 aziende. Questo vuol dire che qui a 'Ecomondo', a Rimini, l'Italia c'è, con le sue tecnologie, con le sue idee"
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“Con orgoglio italiano inauguro una delle manifestazioni più grandi al mondo sulla green economy, che ospita 1300 aziende. Questo vuol dire che qui a ‘Ecomondo’, a Rimini, l’Italia c’è, con le sue tecnologie, con le sue idee”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa al taglio del nastro di “Ecomondo“, stamane a Rimini. “Una green Italy esiste – ha proseguito il ministro – e la politica deve prenderne coscienza. Il rischio che non dobbiamo correre è che la politica rimanga dietro la scrivania. Ma se con il Green New Deal abbiamo previsto 55 miliardi di euro per 15 anni per l’Ambiente, vuol dire che finalmente c’è una visione più ampia che va oltre il singolo ministro. Questo fa sì che economia e Ambiente procedano insieme”. Costa ha poi sottolineato che “qui si celebra il confronto e il dialogo. Dobbiamo essere estremamente operativi. In me troverete un interlocutore che si interfaccia con chiunque“.

Agli Stati generali della green economy su “Green New Deal e sfida climatica: obiettivi e percorso al 2030”, il ministro ha evidenziato l’importanza di cogliere l’occasione unica di coniugare economia e Ambiente grazie anche ai quattro provvedimenti legislativi in corso di approvazione: il decreto Clima, la legge di stabilità, la Nadef e il collegato ambientale.

“Qualcosa sta iniziando a cambiare – ha affermato. – C’è qualcosa di nuovo. Finalmente si sta parlando in maniera evolutiva di Ambiente, finalmente si sta parlando di sviluppo ecosostenibile. Oggi c’è una risposta: iniziamo a declinarla positivamente”. Rivolgendosi alle imprese, il ministro ha detto che “domani in Cdm sarà approvato il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri di riordino del ministero dell’Ambiente, che istituisce la Direzione generale per l’economia circolare, con cui voi aziende potrete interfacciarvi. Sarà un riferimento normativo valido per declinare le norme sul territorio. Ecco, io penso che il dialogo e il confronto siano un’arma vincente”.

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