Cambiamenti climatici: presentazione del nuovo libro di Alessandro Farruggia, in libreria dal 3 dicembre

Uscirà tra pochi giorni in libreria il nuovo lavoro sui cambiamenti climatici di Alessandro Farruggia
MeteoWeb
Uscirà tra pochi giorni in libreria il nuovo lavoro sui cambiamenti climatici di Alessandro Farruggia.  Lo scrittore nato a Prato nel 1962, lavora alla redazione romana del Quotidiano Nazionale dove si occupa in primis di ambiente e di esteri.  Ha seguito le trattative sul clima dal  1989, quindi da prima della nascita della Convenzione Quadro su Clima partecipando i questi 30 anni alle principali conferenze sul clima. Ha partecipato a due spedizioni in Antartide. Nel 2006 ha vinto il premio Saint-Vincent di giornalismo. Ha pubblicato Clima istruzioni per l’uso, con il fisico Vincenzo Ferrara, e Fukushima la vera storia.
“Il riscaldamento globale è, per la maggior parte, dovuto all’aumento delle concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera dovuto alle emissioni antropogeniche. Per mitigare il cambiamento climatico, dobbiamo ridurre o evitare queste emissioni. Tutti, tranne i negazionisti, concordano. Al fine di evitare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico, i paesi sottoscrittori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici  hanno concordato nella confrenza di Parigi del 2015 di limitare al di sotto dei 2 °C , possibilmente entro 1,5 °C,  l’aumento della temperatura superficiale media globale rispetto al periodo preindustriale.  Per conseguire tale obiettivo, le emissioni globali di gas a effetto serra dovrebbero, entro il 2050, essere ridotte del 50 % rispetto ai livelli del 1990, per poi raggiungere, entro la fine del secolo, la neutralità carbonica . Tutto questo, in teoria.
 In realtà non riusciremo a stare entro i due gradi, figurarsi un grado e mezzo. Gli obiettivi enunciati del protocollo di Parigi del dicembre 2015 si sciolgono come neve al sole vista la continua crescita delle emissioni e delle concentrazioni in atmosfera dei gas serra. Ammesso e non concesso che gli impegni presi a Parigi nel 2015 siano mantenuti _ per i paesi  non vi è alcun obbligo, i contributi sono assolutamente volontari e non legalmente vincolanti _ andiamo verso un mondo più caldo di 3 gradi
Le trattative sul clima, nonostante le promesse e i fiumi di parole, stanno sostanzialmente fallendo. Dal 1990 _ anno di riferimento dei negoziati sul clima _ le emissioni di gas serra non solo non si sono ridotte ma sono aumentate del 55% (la sola Co2 del 65%), mentre le concentrazioni in atmosfera sono cresciute del 26%. Siamo in un cul de sac. Manca totalmente la volontà politica (e non solo da parte di Trump, Bolsanaro e i negazionisti) di avviare poltiche adeguate alla bisogna.
Solo un movimento dal basso – come quello promosso da Greta, ma non solo – può cambiare le cose. I governi non lo faranno. Ma senza volontà politica dovremo cercare di adattarci a un mondo molto più caldo. “
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